Da Washington arriva Petronzi: è la sua prima volta da Questore

Giovedì 1 Dicembre 2016 di Luca Pozza
Il nuovo Questore di Vicenza Giuseppe Petronzi

VICENZA - Cambio della guardia in Questura a Vicenza dove a Gaetano Giampietro (che ieri ha concluso la sua carriera professionale andando in pensione) è subentrato il dottor Giuseppe Petronzi, 54 anni, presentatosi alla stampa nel primo giorno di lavoro. «Arrivo a fare - ha spiegato Petronzi - per la prima volta nella mia vita il Questore: a Vicenza approdo con orgoglio a un'età relativamente giovane. Ho grande entusiamo e lavorerò con grande impegno per risolvere quelle che sono le problematiche note, come microcriminalità, immigrazioni e profughi. I miei nuovi collaboratori mi hanno già parlato di Vicenza ma nel mio ruolo mi sento di essere il Questore dell'intera provincia di Vicenza, un'area molto ampia con 121 comuni e 850 mila abitanti. Campo Marzo? So che è una spina per questa città, ho già fatto una passeggiata in zona: vedremo come procedere».
 


Originario della provincia di Benevento, può essere definito un "cittadino del mondo". Laureatosi in giurisprudenza all'Università Federico II di Napoli è entrato in amministrazione nel 1990, presso il Commissariato di Torino: qui dal 1993 ha avuto vari incarichi alla Digos, di cui ha prima guidato la sezione informativa e poi quella antiterrorismo, mentre dal 2004 al 2015 è stato dirigente capo della stessa divisione. E' stato coordinatore della sicurezza in occasione dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, ma ha dovuto gestire anche le proteste dei No Tav. Diplomatosi, nel 2001, presso l'FBI National Academy in “Criminal Justice Education” all'Università della Virginia, si è perfezionato con studi antiterrorismo anche presso New Scotland Yard. Nell'estate è stato capo-delegazione per la Cooperazione internazionale di Polizia in occasione dei mondiali di calcio in Brasile. Dal luglio 2015 era a Washington (sua ultima destinazione prima del ritorno in Italia) in qualità di esperto per la sicurezza presso l’Ambasciata d’Italia per conto della Direzione centrale polizia criminale.

«Mi definisco un agonista del lavoro - ha precisato Petronzi - ma solamente per il fatto che sono uno che ha sempre fatto tanto sport, anche se non a livello agonistico. In altre parole cerco di impegnarmi al massimo su ogni cosa. Vicenza adesso è diventata la mia città, sicuramente mi troverò bene. Sono arrivato con un bellissimo sole, a Washington fa di certo molto più freddo rispetto a Vicenza».
 
 






 

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