Colpo di scena: «Tav sotto terra»
Comitati in strada: «Devastante»

Giovedì 23 Giugno 2016 di Roberto Cervellin
Ai Ferrovieri le strade sono state tappezzate di manifesti contro l'Alta velocità

VICENZA - «Il treno veloce? In tunnel». Colpo di scena sul fronte Tav. L'approdo del progetto in consiglio comunale per il voto finale - atteso per la fine del mese - scalda la politica locale e non solo. Il 23 giugno alle 20.30 i comitati contrari all'opera sfileranno in corteo ai Ferrovieri per dire no «a nuovi ponti, viadotti, strade e 15 anni di cantieri».
Nel frattempo Claudio Cicero, consigliere di opposizione per la civica “Impegno a 360” ed ex assessore alla mobilità prepara le carte da esibire in sala Bernarda. Carte che, in alternativa al quadruplicamento dei binari, propongono di interrare la linea da Ponte Alto a Settecà, cioè per tutto il tratto vicentino. Fantascienza? Per Cicero no: «E' un'ipotesi fattibile - taglia corto - Eviteremmo di stravolgere il territorio con strade e viadotti».
 

 

Sì, perché il progetto Tav più gettonato - quello da 800 milioni con fermata in fiera e mantenimento e potenziamento della stazione centrale - prevede tra l'altro un maxi ponte in via Maganza, una nuova strada vicino a via Rossi e un filobus da est a ovest, ma anche espropri e demolizioni. Quanto basta, ammette Cicero, per rendere necessario un tunnel destinato ai convogli che non fermano in città. «Gli altri, grazie alle intercommessioni, passerebbero per viale Roma, come sempre - sottolinea - Inoltre ci sarebbe spazio per una nuova strada da Ponte Alto alla stazione». Quanto ai costi, Cicero è categorico: «La maggiore spesa verrebbe compensata con i quattrini risparmiati da espropri e strutture».

Ma l'amministrazione trira dritto, forte anche del sostegno indiretto dei sindaci della provincia, invitati dal primo cittadino di Vicenza Achille Variati a pronunciarsi sull'Alta velocità. «Tra le 120 amministrazioni comunali interpellate hanno risposto in 82 - conferma - Fatta eccezione per il sindaco di Sarego che ha scelto di astenersi perché contrario all'opera e per quello di Brogliano che ha detto di preferire la soppressione della stazione di viale Roma, gli altri primi cittadini hanno detto di preferire il mantenimento della stazione attuale, con possibile fermata aggiuntiva in zona Fiera».

Secondo Palazzo Trissino il Tav dovrà prevedere il riordino dell'area delle corriere, lo studio per nuovi bacini idraulici per il Retrone, barriere antirumore, l'eliminazione del caricamento militare sui binari di via D'Annunzio, lo studio di un sottopasso alternativo al ponte di via Maganza e quello per eliminare il passaggio a livello di Anconetta. I comitati, alla vigilia della manifestazione, respingono le osservazioni al mittente: «Il Tav costa 90 milioni al chilometro - denunciano - Immaginate che cosa si può fare con una tale cifra moltiplicata per decine o meglio centinaia di km. L'Alta velocità non è una semplice rotatoria o una pista ciclabile, è una grande opera che condizionerà pesantemente la vita delle prossime generazioni».

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