ARCUGNANO - E' lo specchio d'acqua più amato dai vicentini. Ma in questo periodo sembra una grande palude.
Il lago di Fimon è invaso dalle alghe. Un fenomeno ormai ciclico per il bacino che sorge nel cuore dei colli Berici. Da nord a sud, la superficie è coperta da una fitta vegetazione. Foglie e alghe sono dappertutto, come segnalano il social dell'Altavia dei Berici e le persone che si recano in zona per una passeggiata.
Sotto accusa le piante infestanti che mettono a rischio la sopravvivenza dei pesci. Piante che non sembrano dare tregua al lago. Il problema non è da poco: spezzare le alghe e lasciare i tralci in acqua significa accelerarne la crescita. Dopo il gambero killer e le nutrie, ecco dunque un altro nemico del bacino, il myriophillum spicatum che, assieme al ceratophillum demersum, ha invaso in modo abnorme le acque.
Per contrastarne lo sviluppo, Regione e consorzio Alta pianura veneta hanno acquistato un mezzo anfibio, in grado di ripulire il lago. La macchina, dotata di un braccio mobile, è in grado di galleggiare quando il terreno è molle. Ma la situazione non è cambiata rispetto al passato, anche perché in questo momento la pulizia del lago richia di compromettere ulteriormente l'ecosistema.
La valle si può consolare con i lavori di manutenzione curati da Provincia, comune e consorzio. In arrivo tra l'altro il rinnovo dell'imbarcadero, del parcheggio e dei sentieri.
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