Gelo nelle aule da un mese, studenti
del Canova scendono in sciopero

VICENZA - "Non vogliamo battere i denti". La mattina del 16 dicembre gli studenti dell'istituto per geometri "Canova" si sono mobilitati contro le basse temperature delle aule. Il corteo ha attraversato la città fino ad arrivare in contra' Gazzolle, sede della Provincia. Diversi i disagi alla circolazione.

Il corteo ha bloccato la città


"Abbiamo freddo. Fa più caldo fuori che dentro. Nei corridoi ci sono pinguini con la giacca e in classe impariamo a pattinare", hanno detto ironicamente.
I ragazzi hanno chiesto l'intervento della Provincia, responsabile della gestione delle scuole superiori del territorio. "Nei laboratori della nostra sede i riscaldamenti non funzionano da più di un mese e siamo costretti a seguire le lezioni a temperature improponibili e inferiori al limite consentito", hanno aggiunto i giovani. Sotto accusa anche la connessione web e la palestra: "La rete internet non funziona, mentre palestra e spogliatoi hanno bisogno di manutenzione".

Sulla mobilitazione è intervenuto il dirigente scolastico Domenico Caterino. In una lettera alle famiglie, oltre a ricordare che la scuola non ha previsto variazioni all'attività didattica, ha precisato che l'assenza dei ragazzi da scuola "non si può giustificare con motivazioni come 'sciopero'". "Anche nel caso di alunni maggiorenni - ha spiegato - serve una nota sul libretto o sul diario, in cui il genitore ammette di essere al corrente che il figlio ha partecipato alla manifestazione".

Nello stesso giorno sono scesi in strada pure i ragazzi dell'istituto professionale "Da Schio" e i loro genitori contro il mancato avvio dei lavori per il laboratorio di pasticceria.

Una situazione che sta creando non pochi problemi alle attività scolastiche. Anche in questo caso la protesta si è tradotta con un corteo che, partito da via Baden Powell si è spinto fino alla sede della Provincia. Ad andare in tilt è stata in particolare la zona tra ponte degli Angeli e borgo Scroffa.