Franceschini conquistato dalla bella
Vicenza. Variati: «Lo Stato dà zero»

Martedì 23 Febbraio 2016 di Roberto Cervellin
In primo piano, da sinistra, il ministro Dario Franceschini, il sindaco Achille Variati e il vice Jacopo Bulgarini d'Elci
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VICENZA - Stregato dalla basilica palladiana. Il monumento simbolo di Vicenza ha conquistato il ministro dei beni e della attività culturali Dario Franceschini che ha visitato il capoluogo berico nell'ambito di un tour che lo ha visto partecipare a un convegno di Confartigianato e all'inaugurazione del 41. anno di attività dell'istituto di ricerche di storia sociale e religiosa. Assieme alla basilica, Franceschini è stato accompagnato dal sindaco Achille Variati e dal suo vice Jacopo Bulgarini d'Elci al teatro Olimpico e a palazzo Chiericati.

«Abbiamo illustrato al ministro gli investimenti in campo artistico e architettonico e i progressi compiuti in campo turistico - ha detto il primo cittadino -. Tutto ciò viene fatto con le sole forze del territorio perché lo Stato ha messo zero euro. Gli ho detto che non bisogna dimenticare le città d'arte come la nostra, meno conosciute delle grandi metropoli, ma con potenzialità straordinarie per il turismo nazionale e internazionale. Ci rivedremo presto a Roma per fare il punto sulle necessità in tema di restauri e attività museali».

Il ministro "abbagliato" dal Palladio


Al Chiericati il ministro è stato salutato dalla giunta comunale, dai consiglieri provinciali Ennio Tosetto e Chiara Luisetto e dai rappresentanti delle principali istituzioni culturali cittadine. Presenti, tra gli altri, il presidente dell'Accademia olimpica Marino Breganze, quello della Fondazione Teatro comunale Flavio Albanese, Lorenzo Pellizzari presidente della Fondazione Mariano Rumor, il direttore del museo diocesano monsignor Francesco Gasparini, il vice presidente del Cisa Palladio Antonio Franzina, il presidente della biblioteca Bertoliana Giuseppe Pupillo e il presidente della biblioteca la Vigna Mario Bagnara.

Nel corso dell'incontro con gli artigiani - durante il quale Franceschini ha parlato del cosiddetto Art bonus - il presidente dell'associazione Agostino Bonomo non ha nascosto le difficoltà del tessuto economico locale. «Il nostro sistema paese sconta mali storici che danneggiano chi vuole intraprendere e creare sviluppo e occupazione - ha detto -. Quello della burocrazia asfissiante è un giogo pesantissimo, assurdo, che costa tempo e denaro. La tassazione resta a livelli record e va rivista dalle fondamenta, a partire dagli studi di settore. Il credito alle imprese è in continua diminuzione, mentre le infrastrutture scontano lentezze esasperanti. Dal punto di vista economico - ha aggiunto Bonomo - la nostra è la terza provincia italiana per volume di esportazioni, ma lo è grazie alla tenacia dei nostri imprenditori, non certo per merito di chi dovrebbe assecondarne lo spirito d'iniziativa. Qui si continua a pretendere timbri su timbri mentre dalle frontiere entra merce contraffatta».

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