VICENZA - La gara era sul Corano. Bisognava conoscere i concetti base del testo sacro dell'Islam. Si sono presentati in 130, provenienti dal Triveneto. E a vincere è stata una ragazza italiana che, a quanto pare, non è musulmana. Il premio? La partecipazione alle finali nazionali.
Immagini dal concorso al centro Ettawba
Il centro Ettawba di Ponte Alto ha ospitato le preselezioni del concorso italiano per il “nobile Corano”, nato un paio di anni fa per fare conoscere a musulmani ma anche a persone di altre religioni il messaggio rivelato da Allah a Maometto. L'iniziativa sta coinvolgendo le comunità islamiche locali, tra cui quella di Vicenza, attorno alla quale gravitano centinaia di persone. Oltre 600 quelle che si recano alla preghiera del venerdì. «Hanno partecipato persone di diverse etnie, come arabi e pakistani - racconta il responsabile del centro Abderahim Rom -. Alcune erano preparate, altre meno, come in tutte le prove. Le domande vertevano sul Corano».
A esaminare i candidati c'era una giuria formata da alcuni imam del Veneto, tra i quali Abderahim. «Lo scopo è incoraggiare i giovani a imparare il Corano», aggiunge quest'ultimo. E proprio per diffondere la religione islamica, l'Ettawba è stato da poco ampliato: al primo piano sono stati inaugurati i locali destinati alla scuola araba e una sala di preghiera per le donne. In provincia i musulmani sono 14 mila, mentre a Vicenza i luoghi di preghiera riservati a loro sono 3. Si trovano in via dei Mille (zona San Felice), a San Pio X e, appunto, a Ponte Alto.