VICENZA - Quasi 140mila. Tanti saranno i vicentini che, nei prossimi giorni, si vedranno recapitare le buste arancioni dell'Inps, che illustrano la situazione previdenziale e il futuro pensionistico. Dai giovani ai meno giovani, i lavoratori berici avranno così una stima sulla rendita che li aspetta. Ma molto resta da capire. A cominciare dalla modalità di lettura del documento fino alle eventuali correzioni.
La Cisl provinciale attiverà sul territorio 9 sportelli, battezzati “punto arancione”, destinati a dare informazioni e assistenza. «Secondo le nostre stime, sono 1 milione e 100mila i veneti che riceveranno la busta, mentre i vicentini potrebbero essere 130-140mila - sottolinea il segretario generale di Cisl Vicenza Raffaele Consiglio - Di qui l'idea di una rete che ci consenta di essere vicini alle persone e di rispondere ai loro bisogni».
Gli uffici apriranno in via Carducci a Vicenza, in via Martiri ad Arzignano, in via Colombo a Bassano del Grappa, in via Venezia a Lonigo, in via Duomo a Montecchio Maggiore, in via Europa a Noventa Vicentina, in via S.S Trinità a Schio, in via Rovigo a Thiene e in via Galliano a Valdagno. Michela Vaccari, responsabile di Inas Vicenza, assicura che i patronati «accompagnareranno i cittadini nella gestione di eventuali urgenze e priorità».
A qualcuno verrà proposta l'adesione a “Solidarietà Veneto”, fondo pensione per i lavoratori della regione. «L'appuntamento al punto arancione sarà un'occasione, specie per i più giovani, per ragionare sul valore del risparmio, in particolare quello a lungo termine - conclude il direttore del fondo Paolo Stefan - Una riflessione imprescindibile visto il complicato scenario finanziario».