Alessandro Penati detta il futuro delle Popolari venete: «Piani industriali entro febbraio, fusione a settembre». Ma il presidente di Quaestio, la società che gestisce il fondo Atlante, azionista quasi totalitario di Popolare Vicenza e Veneto Banca, è imbufalito. Ne ha per tutti. Per chi ha guidato in passato gli istituti veneti, per i vertici di Mps, per chi non ha pensato a una «strategia complessiva» di comparto e perfino per chi ha investito nel suo Fondo nella primavera del 2016 e ora ha già svalutato come Intesa e Unicredit. Per Penati nel sistema bancario italiano ci sono state troppe «horror story».
«Il fondo Atlante - ha detto Penati a margine di un convegno a Milano - si è comprato le venete in Ipo con numeri che erano da libro dei sogni, ridicoli. Qui c'è una responsabilità mica da ridere», di chi le ha dirette, riducendole a quei valori. (m.cr.) ...
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