La Banca Popolare di Vicenza
vende le quote della Save

Giovedì 24 Dicembre 2015
La Banca Popolare di Vicenza vende le quote della Save
Popolare Vicenza pronta a vendere le azioni Save (oltre l’8,5%) a Finint per un incasso previsto di una sessantina di milioni. L’operazione dovrebbe essersi perfezionata ieri ma una conferma ufficiale in tarda serata non era ancora arrivata, mancherebbe ancora il visto Consob. Per Popolare Vicenza sarebbe spuntata una piccola ma significativa plusvalenza, una ventina di milioni, che in questi tempi di crisi della banca (il primo semestre ha chiuso con una perdita di un miliardo e si avvia a un aumento di capitale in aprile da 1,5 miliardi) non sono certo da disprezzare. Per Finint c’è un ulteriore irrobustimento della sua presenza in Save (+ 0,62% ieri in Borsa), che salirebbe dal 50,89% derivato dalla distribuzione di azioni gratuite di pochi giorni fa a quasi il 60% senza tener conto del pacchetto di circa il 2% in mano ai due numi tutelari della finanziaria di Conegliano, Enrico Marchi (presidente Save) ed Andrea De Vido. Una quota fin troppo robusta che supera le necessità di controllo e che potrebbe aprire la strada ad altri sviluppi. Di sicuro non è andata a buon fine l’offerta che avrebbe fatto la San Lazzaro Investment (20%) del finanziere Joseph Oughourlian che guida il fondo Amber. La società in passato si è scontrata con Marchi, ma da aprile 2015 è entrata nella governance aeroportuale con due rappresentanti nel cda.
Save ha chiuso i primi 9 mesi del 2015 con ricavi pari a 125,2 milioni di euro, con un incremento del 8,8% rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente, il risultato operativo lordo è stato pari a 56,5 milioni di euro e il risultato ante imposte al 30 settembre è stato di 41 milioni (+13,2% sullo stesso periodo del 2014). Dopo la diffusione dei risultati trimestrali gli analisti di Banca Imi hanno ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo su Save, portandolo da 13,2 euro a 13,6 euro (ieri ha viaggiato sotto i 13), in seguito al miglioramento delle stime sulla redditività per il biennio. In un mese l’azione Save ha guadagnato lo 0,35%, la performance a 6 mesi è stata dell’8,41%, quella a un anno di oltre il 4%.
Save gestisce gli aeroporti del sistema Venezia-Treviso che, con oltre 10,7 milioni di passeggeri nel 2014, si posiziona al terzo posto in Italia dopo i sistemi di Roma e Milano. Lo scalo di Venezia ha registrato, nei primi tre trimestri del 2015, oltre 6,8 milioni di passeggeri, con un incremento del + 2,2% rispetto all’anno precedente. I dati confermano ancora una volta la prevalenza della componente internazionale del traffico: l’86% dei passeggeri viaggia verso destinazioni europee e intercontinentali. I passeggeri dell’aeroporto di Treviso sono stati oltre 1,8 milioni nei primi tre trimestri del 2015, in incremento del +6,7% rispetto allo stesso periodo del 2014 (movimenti +4,1%). Lo scalo di Treviso (Aertre) rappresenta il 21% del totale passeggeri. Ryanair ha trasportato oltre 1,5 milioni di passeggeri.
Save detiene inoltre il 27,65% dell’aeroporto belga di Charleroi (5,3 milioni di passeggeri nei primi nove mesi, + 8,7%) ed è l’unica società di gestione aeroportuale italiana che partecipa alla gestione di uno scalo estero. Ad ottobre 2014, la società presieduta da Enrico Marchi è entrata nel capitale di Aeroporto Valerio Catullo di Verona che gestisce gli scali di Verona e Brescia di cui oggi detiene il 40,3%.
Ultimo aggiornamento: 21:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA