Le azioni PopVi ancora a 62 euro
nel bilancio aziendale di Zonin

Mercoledì 24 Febbraio 2016
Le azioni PopVi ancora a 62 euro nel bilancio aziendale di Zonin
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VICENZA - Gianni Zonin, per quasi un ventennio al vertice della Popolare Vicenza, non ha svalutato i titoli della banca posseduti dalla sua azienda di famiglia, la celebre ed omonima Casa vinicola. 
Nell'ultimo bilancio disponibile, quello relativo all'esercizio 2014, le azioni della banca berica in portafoglio all’azienda, secondo quanto afferma il Sole 24 Ore, risultano infatti ancora in carico a 62,5 euro cadauna, per un totale di 3,7 milioni di euro. Eppure, prima della chiusura del bilancio 2014, la Popolare di Vicenza, di cui Zonin era all'epoca ancora il presidente, aveva già provveduto a ridurre il valore dei suoi titoli, portandoli da 62,5 a 48 euro, con un taglio di circa il 20%. Ma questo non ha indotto la Casa vinicola Zonin ad adeguare il valore delle azioni in suo possesso. La ragione di questa scelta?  Eccola: come si legge nel bilancio le azioni «non vengono svalutate in quanto si ritiene non durevole il loro deprezzamento». In sostanza gli azionisti, ossia la stessa famiglia Zonin, sembravano essere convinti che la perdita di valore dei titoli di Popolare di Vicenza (decisa dal Cda della banca), fosse un fatto temporaneo e che quindi le azioni potessero recuperare in tempi relativamente rapidi quota 62,5 euro. In base a questa valutazione, non avevano ritenuto opportuno modificare il valore dei titoli iscritti a bilancio. Sarà però interessante, a questo punto, vedere come la società vinicola deciderà di regolarsi per il bilancio 2015. Nel frattempo, infatti, il Consiglio d’amministrazione della Popolare di Vicenza, dovendo indicare il prezzo di recesso in vista della trasformazione in spa, ha fissato a 6,3 euro il valore dei titoli, ossia il 90% in meno di quanto indicato nel bilancio della Casa vinicola Zonin. Che quindi si trova a fare i conti con una potenziale minusvalenza a bilancio di oltre 3 milioni di euro.
Ultimo aggiornamento: 13:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA