Erica Masiero, la mamma di Karim, veneto con padre marocchino, è pronta a lottare per difendere suo figlio.
«Karim si trova in stato di isolamento in una caserma di Beirut, al momento ancora senza capo d’accusa. È seguito – racconta Erica Masiero – da un avvocato libanese che ha vissuto a lungo in Italia, fino alle superiori perché figlio dell’allora ambasciatore del Libano a Milano. Sono quasi 6 mesi che vivo nell’angoscia per la sorte di mio figlio».
Perché è andato in Libano?
«Karim lavora come rappresentante e a inizio marzo si è preso una settimana di ferie per una breve vacanza in Libano. È un appassionato di viaggi, in particolare dei Paesi arabi, parla qualcosa di arabo e non è uno sprovveduto, si è sempre mosso con prudenza e coscienza».
Cosa può essere successo?
«Karim appassionato di fotografia è alquanto curioso e forse ha fatto degli scatti che hanno infastidito le autorità locali. Questa è un’ipotesi perché manca un campo d’imputazione e fino a quando non verrà espresso dai giudici il nostro avvocato non può agire».
Andrà a Beirut da suo figlio?
«Certo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Karim si trova in stato di isolamento in una caserma di Beirut, al momento ancora senza capo d’accusa. È seguito – racconta Erica Masiero – da un avvocato libanese che ha vissuto a lungo in Italia, fino alle superiori perché figlio dell’allora ambasciatore del Libano a Milano. Sono quasi 6 mesi che vivo nell’angoscia per la sorte di mio figlio».
Perché è andato in Libano?
«Karim lavora come rappresentante e a inizio marzo si è preso una settimana di ferie per una breve vacanza in Libano. È un appassionato di viaggi, in particolare dei Paesi arabi, parla qualcosa di arabo e non è uno sprovveduto, si è sempre mosso con prudenza e coscienza».
Cosa può essere successo?
«Karim appassionato di fotografia è alquanto curioso e forse ha fatto degli scatti che hanno infastidito le autorità locali. Questa è un’ipotesi perché manca un campo d’imputazione e fino a quando non verrà espresso dai giudici il nostro avvocato non può agire».
Andrà a Beirut da suo figlio?
«Certo.
Posso fare domanda di incontrarlo dopo il 30 agosto. Sono una mamma e farò di tutto per abbracciarlo in qualsiasi luogo possa trovarsi».