VICENZA - Un nuovo caso di violenza familiare è al vaglio del tribunale cittadino: il presunto “bruto” è un pakistano di 29 anni, residente nell’hinterland di Vicenza, a processo per maltrattamenti in famiglia, lesioni e violenza sessuale ai danni della moglie, una vicentina di 41 anni sposata nel 2008. Per l’accusa il pakistano A.B. dal 2011 fino allo scorso luglio, al momento della separazione, avrebbe costretto la moglie a frequenti rapporti sessuali per stuprarla e picchiarla quando si rifiutava. Come riporta il Giornale di Vicenza per la donna sono stati lunghi mesi di paura e umiliazioni, anche con pesanti offese davanti a conoscenti. A.B. ha negato in tribunale la violenza sessuale, perché lui è pakistano: «Quando ci siamo sposati te l’avevo detto che in Pakistan per certe cose comandano i mariti. Tu non puoi dirmi di no». La signora, che dal matrimonio ha avuto due figli, si è costituita parte civile per chiedere un risarcimento.
Ultimo aggiornamento: 10:53
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