SOSSANO - Nella serata di ieri, i carabinieri della stazione di Sossano, hanno arrestato in flagranza del reato di estorsione, Ismail Bourzik, 18enne residente a Villaga, altro comune della zona dei Berici, e denunciato al tribunale per i minorenni di Venezia per estorsione in concorso, un ragazzo ed una ragazza, entrambi di nazionalità straniera. In questo modo è stata sgominata una baby-gang che potrebbe avere compiuto nei mesi scorsi altri fatti simili.
Le indagini sono state avviate qualche settimana fa, quando un papà residente a Sossano si è presentato con la figlia minorenne dai carabinieri per denunciare che il ragazzo minorenne del terzetto, tempo prima, aveva avvicinato la figlia. Il ragazzo le aveva detto di non essere in grado di onorare dei debiti che aveva contratto con dei soggetti poco raccomandabili, temendo anche per la sua incolumità, al punto da impietosire la giovane che, per tali motivi e all'insaputa della famiglia, gli aveva consegnato complessivamente 1.500 euro, tramite la minorenne, poi denunciata.
L’indagato, successivamente, nel pretendere la consegna di ulteriore denaro, ha iniziato a minacciare la vittima di rivelare ai genitori gli ammanchi delle somme sino a quel momento prelevate. Ed è in questo frangente che l’arrestato, a conoscenza delle precedenti consegne di denaro ai due indagati, nella mattinata di ieri ha contattato telefonicamente la ragazzina, intimando di consegnargli 350 euro e concordando di incontrarsi in un locale della zona. I genitori della vittima, a questo punto, hanno informato i militari che hanno organizzavano un mirato servizio bloccando il responsabile poco dopo aver ricevuto la somma di 80 euro. L’arrestato si trova ora agli arresti domiciliari, in attesa dell'udienza di convalida con rito direttissimo. Le indagini proseguono anche per verificare se il terzetto, in passato, si sia reso responsabile di analoghi comportamenti.
Ultimo aggiornamento: 15:29
© RIPRODUZIONE RISERVATA Le indagini sono state avviate qualche settimana fa, quando un papà residente a Sossano si è presentato con la figlia minorenne dai carabinieri per denunciare che il ragazzo minorenne del terzetto, tempo prima, aveva avvicinato la figlia. Il ragazzo le aveva detto di non essere in grado di onorare dei debiti che aveva contratto con dei soggetti poco raccomandabili, temendo anche per la sua incolumità, al punto da impietosire la giovane che, per tali motivi e all'insaputa della famiglia, gli aveva consegnato complessivamente 1.500 euro, tramite la minorenne, poi denunciata.
L’indagato, successivamente, nel pretendere la consegna di ulteriore denaro, ha iniziato a minacciare la vittima di rivelare ai genitori gli ammanchi delle somme sino a quel momento prelevate. Ed è in questo frangente che l’arrestato, a conoscenza delle precedenti consegne di denaro ai due indagati, nella mattinata di ieri ha contattato telefonicamente la ragazzina, intimando di consegnargli 350 euro e concordando di incontrarsi in un locale della zona. I genitori della vittima, a questo punto, hanno informato i militari che hanno organizzavano un mirato servizio bloccando il responsabile poco dopo aver ricevuto la somma di 80 euro. L’arrestato si trova ora agli arresti domiciliari, in attesa dell'udienza di convalida con rito direttissimo. Le indagini proseguono anche per verificare se il terzetto, in passato, si sia reso responsabile di analoghi comportamenti.
