VICENZA - Fatture false per 1,5 milioni di euro nel giro d'affari sgominato dalla tenenza della Guardia di finanza di Schio che nell’ambito dell’operazione denominata "Trasporto a vista" ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip del Tribunale di Vicenza, mettendo i sigilli a vari conti correnti, 4 autoveicoli, quote societarie e 2 immobili residenziali a Milano, per un valore di circa 350 mila. Tre le persone indagate.
Le indagini erano state avviate quando le fiamme gialle, grazie ad un innovativo strumento di analisi di rischio nella selezione dei target ispettivi elaborato dal Comando di Vicenza, avevano individuato una società sospetta, con sede a Santorso e formalmente operante nel settore dell’ottica, che tuttavia intratteneva per importi significativi rapporti con imprese in settori del tutto differenti dal proprio. Tale società, senza dipendenti o mezzi ed inesistente presso l’indirizzo dichiarato, ha emesso fatture fasulle per circa 1,35 milioni di euro di imponibile ed oltre 285 mila euro Iva a favore di una cooperativa e di un’impresa di autotrasporti con sede a Milano e a Trezzano sul Naviglio.
L’ultimo amministratore dell’impresa vicentina era morto pochi mesi dopo la nomina non venendo più sostituito, mentre il precedente legale era un pensionato milanese di 74 anni che, a dispetto dell’età, risulta amministratore di ben 30 società e cooperative. Quest'ultimo risulta indagato così come i due legali rappresentanti delle due imprese che hanno beneficiato delle fatture false.
Ultimo aggiornamento: 15:38
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L’ultimo amministratore dell’impresa vicentina era morto pochi mesi dopo la nomina non venendo più sostituito, mentre il precedente legale era un pensionato milanese di 74 anni che, a dispetto dell’età, risulta amministratore di ben 30 società e cooperative. Quest'ultimo risulta indagato così come i due legali rappresentanti delle due imprese che hanno beneficiato delle fatture false.