San Patrignano e "Otb" portano 800 studenti a teatro per la prevenzione alla droga

Mercoledì 18 Ottobre 2017 di Maria Elena Mancuso
Da sinistra Patrizia Russi, responsabile del progetto prevenzione di San Patrignano e Arianna Alessi, direttrice della fondazione Otb.

BASSANO  - In platea più di 800 ragazzi, silenziosi e attenti. In scena Pascal ed Elisabeth rispettivamente regista e attrice, sul palcoscenico e fuori, di questo momento di riflessione fatto di vita vera. Dietro le quinte, a rendere tutto possibile, la comunità di San Patrignano e la Fondazione Only the brave, l’organizzazione no profit del gruppo Otb che fa capo alla famiglia Rosso.

Un primo appuntamento, quello di lunedì scorso, per i ragazzi degli istituti Einaudi, Brocchi, Scotton e Marco Polo, poi una replica martedì per altri 450 alunni degli istituti Fermi, Remondini e Parolini.
«In platea ci sono anche i figli dei dipendenti del gruppo Otb», ci spiega Arianna Alessi, direttrice della fondazione e compagna di Renzo Rosso. «Degli oltre 170 progetti di sviluppo sociale che la fondazione ha sostenuto in questi anni, WeFree è il primo totalmente rivolto agli adolescenti. Un intervento necessario per far fronte a una situazione di disagio crescente che travolge i nostri ragazzi, perennemente sotto pressione e sempre più spesso incapaci di reagire alle difficoltà. Ciò che cerchiamo di fare, quindi, insieme alla comunità di S. Patrignano e al comune di Bassano che patrocina l’evento, è semplicemente spiegare ai ragazzi che la vita non è quella perfetta mostrata sui social network o tra le pagine patinate delle riviste. Che avere delle debolezze o dei momenti di fragilità è del tutto normale. Ed è bene parlarne quanto prima, perché possano così affrontare con più consapevolezza l’adolescenza e poi la loro vita di giovani adulti».
 

 


Un impegno, quello della prevenzione dalle dipendenze, che S. Patrignano porta avanti da oltre quarant’anni.
«Ce ne siamo sempre occupati» spiega Patrizia Russi, responsabile del progetto prevenzione della comunità. «E da dieci anni, ormai, lo facciamo anche tramite il progetto WeFree, che annualmente raggiunge circa 50 mila studenti. Sono diversi i format che utilizziamo in questi incontri con i ragazzi.
Ma che si tratti di workshop, dibattiti o spettacoli teatrali come quelli andati in scena in questi giorni qui a Bassano, l’elemento fondamentale resta la testimonianza diretta che i nostri ragazzi, giunti ormai al termine del proprio percorso, condividono con gli studenti».
Giovani coraggiosi come Elisabeth che, tramite il copione scritto da Pascal La Delfa, co-protagonista dello spettacolo che con S. Patrignano porta avanti un interessante progetto di teatro sociale, ha ripercorso sulle tavole del palcoscenico le tappe della propria vita. Una vita normale fatta di momenti felici e piccole grandi difficoltà. Di scelte più o meno responsabili, di cadute, consapevolezza e risalite.
Un racconto emozionante che ha saputo coinvolgere e far riflettere i ragazzi, invitati a mettere da parte gli smartphone per dedicare un paio d’ore alla storia “analogica” che prendeva vita sulla scena.
Musica, filmati di testimonianze reali e, su tutto, il racconto finale a cuore aperto di Elisabeth, che i ragazzi hanno poi raggiunto giù dal palco per un abbraccio, un sorriso e tanti “grazie” un po’ impacciati. 

Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 08:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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