Palloncini bianchi e folla all'addio a Sasha: il saluto affettuoso di papà

Giovedì 27 Aprile 2017 di Luca Pozza
Papà Carlo durante il rito funebre con la mano appoggiata alla bara bianca di Sasha

QUINTO VICENTINO - Nella frazione di Lanzè una folla immensa ha dato oggi pomeriggio l'ultimo saluto a Sasha, il bambino di origine russa morto nei giorni scorsi stroncato da una rara forma di leucemia, che l'ha visto combattere per quasi cinque anni, Una storia, la sua, che ha fatto piombare nel dolore il papà adottivo Carlo, la nonna Wilma, le comunità di Quinto, i poli sanitari di Padova e Vicenza che hanno a  lungo ospitato il bambino nella sua lotta contro la malattia. Troppo piccola la chiesa della frazione per contenere tutti coloro che hanno voluto partecipare alle esequie. Diverse decine di persone sono dovute rimanere fuori dalla chiesa, con gli ombrelli aperti a causa della pioggia battente, ascoltando il rito funebre dagli altoparlanti coperti da teli di cellophane. 
 


In chiesa decine di palloncini bianchi con i nomi di tutti i compagni di classe della 4A ma anche del catechismo, e dei suoi amici. Bianca anche la bara che ha accompagnato il piccolo Sasha nell'ultimo viaggio e bianchi i fiori depositativi sopra. Il papà Carlo ha seguito la prima parte della messa accanto a Sasha, con la sua mano appoggiata alla cassa bianca, un modo per mantenere il legame di affetto con il suo bambino. Nelle due colonne, ai lati dell'altare, sono stati appesi anche dei poster con dei cuoricini colorati, all'interno dei quali compagni e coetanei di Sasha hanno lasciato il loro ricordo, il loro ultimo saluto all'amichetto. 
 
 

Durante le esequie, durate oltre un'ora e celebrate dai due parroci della parrocchia di Quinto, numerosi i momenti di commozione ma anche i ripetuti applausi, soprattutto durante i ricordi e le lettere (almeno una quindicina) lette da amici e parenti: molti di loro hanno sottolineare che in Cielo il piccolo Sasha e la sua mamma Olga (morta qualche anno fa) ora sono felici assieme. Commoventi le parole del papà Carlo, che ha avuto parole di ringraziamento per tutti, a partire dai medici e dalle infermiere dell'oncologia del San Bortolo di Vicenza.

Presente anche la presidentessa e alcuni consiglieri del Team For Children Vicenza, una onlus che sostiene i bambini (per quanto possibile anche economicamente le loro famiglie) ammalati e in difficoltà: grazie a loro Sasha, tifoso di calcio e in particolare di Vicenza e Milan, era riuscito a veder realizzati due sogni: quello di assistere a una partita dei biancorossi allo stadio Menti (quella contro il Cesena) e poi una visita al centro sportivo di Milanello.
Era il mese di settembre, poi la malattia ha avuto il sopravvento.

Ultimo aggiornamento: 20:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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