SCHIO – Tanta paura per nulla questa notte in centro storico. Un boato alle 2.10 di questa notte su via Garibaldi, davanti al negozio di abbigliamento Labyrinth, ha svegliato qualche centinaio di persone e la paura di una bomba ha scatenato una serie di telefonate alle forze dell’ordine.
Il timore di un replay della bomba carta esplosa a 500 metri di distanza lo scorso ottobre davanti al ristorante Bistrò nell’adiacente via Pasubio ha tolto il sonno a tanti scledensi. Tanta paura per nulla alla constatazione dei fatti. I carabinieri di via Maraschin intervenuti con due pattuglie hanno recuperato e analizzato i resti di quella che pareva una bomba carta: in realtà era un grosso petardo, fatto scoppiare da qualche nottambulo bontempone allo scopo di svegliare tanta gente e impaurirla. Oltre alla paura tra i residenti e a fare tremare i vetri delle abitazioni più vicine il grosso petardo ha procurato dei danni: ha mandato in frantumi il vaso dell’albero di Natale e staccato la cornice interna della vetrina del negozio Labyrith. Lo scoppio davanti al negozio di abbigliamento è considerato puramente casuale, slegato da possibili avvertimenti malavitosi ai danni dei titolari.
Vittorino Bernardi
Il timore di un replay della bomba carta esplosa a 500 metri di distanza lo scorso ottobre davanti al ristorante Bistrò nell’adiacente via Pasubio ha tolto il sonno a tanti scledensi. Tanta paura per nulla alla constatazione dei fatti. I carabinieri di via Maraschin intervenuti con due pattuglie hanno recuperato e analizzato i resti di quella che pareva una bomba carta: in realtà era un grosso petardo, fatto scoppiare da qualche nottambulo bontempone allo scopo di svegliare tanta gente e impaurirla. Oltre alla paura tra i residenti e a fare tremare i vetri delle abitazioni più vicine il grosso petardo ha procurato dei danni: ha mandato in frantumi il vaso dell’albero di Natale e staccato la cornice interna della vetrina del negozio Labyrith. Lo scoppio davanti al negozio di abbigliamento è considerato puramente casuale, slegato da possibili avvertimenti malavitosi ai danni dei titolari.
Vittorino Bernardi
