Rick, il filosofo che predica su Youtube: «Cogito ergo tube»

Venerdì 30 Dicembre 2016 di Maria Elena Mancuso
Riccardo dal Ferro, un filosofo su You Tube
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PIOVENE ROCCHETTE – Sul web è Rick DuFer, al secolo Riccardo Dal Ferro, ventinove anni, piovenese, segni particolari youtuber filosofo. Ebbene sì, fare cultura sui social network è possibile. A dimostrarlo i tanti follower di Riccardo che, al grido di “Non è tutto noia ciò che pensa”, da un paio d’anni a questa parte, usa la celebre piattaforma di video sharing per parlare di filosofia e letteratura. Due le rubriche principali del suo canale: “Filosofar so good”, che svela la filosofia pop celata dietro cinema, musica e serie tv; e “Cogito ergo tube”, rubrica speculativa che tratta la materia in maniera più classica.
 


«A dire il vero, nemmeno io credevo che la filosofia potesse essere un argomento da You Tube», racconta Riccardo. «Tanto che, all’inizio, mi limitavo a parlare di scrittura creativa. Materia che insegno all’accademia Orwell, la mia scuola di scrittura, arte e creatività che ha sede a Schio. I video di filosofia sono arrivati solo qualche tempo dopo, dietro esplicita richiesta delle persone che mi seguivano. Un centinaio o poco più all’inizio, che avendo notato i miei continui riferimenti a pensatori e dottrine filosofiche, chiedevano di volta in volta che approfondissi questo o quell’argomento. Ho capito così che era arrivato il momento di dare spazio e voce, anche in rete, ai miei studi universitari».

Una vera e propria passione, quella per la filosofia, che accompagna Riccardo fin da ragazzo. «Il primo “incontro” è stato intorno ai tredici anni grazie a un libro di Nietzsche: “Al di là del bene e del male”. Leggendolo a quell’età, ovviamente, non capii assolutamente nulla. Ma mi rimase una gran curiosità e la voglia di capire quelle pagine che mi avevano profondamente affascinato. Durante gli studi liceali l’interesse divenne passione e, a seguire, la mia iscrizione  alla facoltà di Filosofia di Padova fu un percorso quasi scontato». «“Di filosofia non si campa” me lo sono sentito dire un’infinità di volte. Ma, dopo una breve parentesi nel campo assicurativo, ho capito che dovevo comunque cercare altrove il mio spazio. Ho deciso così di credere nelle mie passioni e coltivarle. All’inizio è stato un disastro, lo ammetto. Ma poi, un passo dopo l’altro, con fatica, impegno e costanza, le cose hanno preso la giusta piega. Ho costruito così la mia professione, il mio avvenire, con un curioso intreccio di letteratura, teatro e filosofia. Un mix che funziona a quanto pare, nonostante pregiudizi e luoghi comuni».

«Col tempo però l’impegno su You Tube diventa sempre più gravoso. Una media di due o tre video a settimana da realizzare. Decine e decine di messaggi a cui rispondere, tra email e canali social. Gli appuntamenti mensili con le live monografiche su filosofi, scrittori e artisti che durano in media un paio d’ore e coinvolgono all’incirca 300 spettatori per volta, sino al raggiungimento di oltre cinquemila visualizzazioni. Insomma tanto lavoro che faccio più che volentieri, ma che fatico ormai a gestire. Per questa ragione, da qualche settimana, sono su Patreon. Una piattaforma di crowdfunding, cioè di micro finanziamento continuativo da parte della community virtuale nata attorno al mio canale. Una sorta di abbonamento che prevede benefit per i miei sostenitori, al raggiungimento di determinati obiettivi. Credo fermamente che sia questo il futuro della divulgazione. Uno strumento che permetta autonomia, libertà e indipendenza da ogni sorta di vincolo intellettuale ed economico. Un modo per continuare a coltivare le mie passioni e coinvolgere sempre più gente in questo affascinate dialogo virtuale sulla filosofia».
 
 

Ultimo aggiornamento: 31 Dicembre, 09:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA