A fuoco l'hotel dei profughi, arrestato
l'autore dei roghi al "Bersagliere"

Sabato 9 Gennaio 2016 di Luca Pozza
L'intervento dei vigili del fuoco al "Bersagliere" di Recoaro
2

RECOARO TERME - E' stato arrestato dai carabinieri l'autore dei due incendi appiccati all’hotel “Il Bersagliere” di Recoaro Terme, in via Campogrosso, a distanza di pochi giorni, il 24 e il 29 settembre scorso. La struttura alberghiera era chiusa al pubblica, in attesa di ospitare, nei giorni successivi, una cinquantina di profughi sistemati all’ex colonia alpina di Valli del Pasubio, in località Pian delle Fugazze. Il doppio rogo ha solo rinviato l'arrivo a Recoaro degli stranieri, che dovrebbe avvenire (secondo quanto trapela dalla Prefettura di Vicenza) nelle prossime settimane. Il piromane è Mihai Ionut Chira, 28enne romeno, pregiudicato per piccoli precedenti, in particolare furti e rapine, in Italia senza fissa dimora, dove viveva di espedienti.
 




Gli inquirenti tendono ad escludere la pista dell'odio razziale. Considerato il fatto che l'uomo gravitava nella zona di Sovizzo, Creazzo e del capoluogo berico, fa pensare che possa essere stato "ingaggiato" da qualcuno per compiere il doppio atto doloso a oltre 40 chilometri di distanza. Ora c'è da capire se Chira, rinchiuso nel casa circondariale San Pio X di Vicenza, collaborerà con i giudici (il primo interrogatorio dovrebbe avvenire tra lunedì e martedì), dando quindi seguito ad una vicenda che sta diventando un vero e proprio "giallo", in grado di regalare nuovi colpi di scena.  
 

L'uomo, destinatario da diverse settimane di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Vicenza Stefano Furlani ma che era irreperibile, è stato fermato e poi arrestato nella serata di ieri, proprio nel capoluogo berico, nella centralissima piazza Castello. La brillante operazione è stata conclusa dai carabinieri della compagnia di Valdagno e della stazione di Recoaro Terme, che per tre mesi hanno lavorato per risalire all'autore degli incendi dolosi. Dalle indagini è emerso che il 28enne era stato visto aggirarsi, da alcuni residenti della contrada, nei pressi dell'hotel "Bersagliere" la sera del 23 settembre, qualche ora prima che scattasse l'allarme per il fumo che proveniva dal primo piano.

Identico copione qualche giorno dopo, all'alba del 29 settembre, dove Chira era tornato, probabilmente per il fatto che il primo incendio di fatto non aveva portato ai frutti sperati: in questa seconda occasione il romeno è stato però ripreso dalle telecamere posizionate dagli uomini dell'Arma, che grazie alle immagini sono risaliti a lui, essendo già schedato. Il piromane, che ha lasciato le proprie impronte digitali nel luogo dell'incendio, aveva con sé un sacco contenente alcune taniche di benzina con le quali appiccò l'incendio a tre camere dell'albergo. Non è escluso che lui stesso possa avere avuto un complice per arrivare a Recoaro, visto che non possiede nè un'auto nè la patente.

 


 

Ultimo aggiornamento: 13:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA