Punti nascita, è una "riduzione story":
dall'Asl 4 alla 5, col taglio a Valdagno
Ginato: preservare servizi di montagna

Giovedì 21 Luglio 2016 di Vittorino Bernardi
Ospedale San Lorenzo

VALDAGNO – La decisione della direzione generale dell'Ulss 5 Ovest Vicentino guidata dal commissario Giovanni Pavesi di chiudere il punto nascite dell'ospedale San Lorenzo, con sospensione dal 23 agosto dei ricoveri ginecologici e ostetrici urgenti che saranno garantiti dal presidio ospedaliero di Arzignano sta facendo rumore in città, con il web infiammato di commenti caustici contro la politica veneta.

Alcuni esempi colti sui social. Quando ci liberemo di questi politici? (Mario Reniero); Vuol dire che abbassano le tasse agli abitanti della valle visto che tolgono dei servizi? Ah no, la baracca va mantenuta comunque! (Marco Bicego); Zaia ha voluto fortemente questo programma di esclusione per Valdagno. Forse il Pd come senza nomi e cognomi è rimasto a guardare, senza potere di fare alcunché (Isolina Cenzato); Non ho parole, ho solo brutti pensieri e sto zitta (Michela Ruaro); Che schifo, non è possibile! (Vittoria Ruiu); In quel cesso di ospedale fatiscente di Arzignano? (Pietro Tovo).

Fin qui gli umori della gente. È una storia questa della chiusura del punto nascite di Valdagno che ha i contorni del campanile, che ancora una volta accende gli animi di chi si sente depredato della possibilità di fare nascere figli e nipoti nella propria realtà urbana. Per contenere i costi della sanità pubblica vicentina sono state molteplici nel tempo le decisioni che hanno infiammato gli animi. Nell’Ulss 5 nel recente passato erano tre i punti nascite: Montecchio Maggiore, Valdagno e Arzignano, dal prossimo 23 agosto sono ridotti a uno. Ma prima della chisura di Valdagno (che l'Ulss dice comunque temporanea) era toccato altrove. E così nell’Ulss 4 Vicentino erano tre le maternità, a Malo, Schio e Thiene, accorpate nel tempo a Thiene e ora nell’ospedale unico di Santorso, con code polemiche prima a Malo e poi a Schio. Mentre ad Asiago l'accorpamento su Bassano è stato scongiurato, così si disse a inizio 2016.

Anche la politica si mobilita. Il Partito democratico, all’opposizione in Regione, attacca frontalmente la giunta regionale. Il deputato Pd Federico Ginato commenta duro la notizia della chiusura del punto nascite di Valdagno: «Apprendiamo che il presidente Luca Zaia non ha mantenuto la parola data, ma non rassegniamoci. Lancio un appello ai consiglieri regionali di maggioranza e opposizione: lavorate assieme per inserire la difesa dei punti nascite di montagna tra i temi dell’accordo sulla riforma della sanità in discussione in Regione. Ero e resto a fianco dei sindaci nella richiesta di salvaguardia dei servizi sanitari nella valle».

© RIPRODUZIONE RISERVATA