Corteo davanti alla (ex) villa di Zonin
«La magistratura sequestri i beni»

Giovedì 2 Giugno 2016
Corteo davanti alla (ex) villa di Zonin «La magistratura sequestri i beni»
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MONTEBELLO - Cartelli, fischietti, croci, manifesti attaccati sul portone della villa. In via XXIV Maggio a Montebello Federcontribuenti, con alcune decine di militanti e di risparmiatori beffati, ha celebrato un particolare "funerale della Repubblica", assieme ad una delegazione degli azionisti rimasti appiedati dalla gestione della Banca Poplare di Vicenza di Zonin e soci. «Nel giorno della festa della Repubblica sfiliamo di fronte alla villa in cui il presidente Gianni Zonin vive da inquilino praticamente nullatenente» ha detto Marco Paccagnella, presidente nazionale di Federcontribuenti, associazione che da mesi si batte perché vengano congelati i beni degli ex amministratori di Banca popolare di Vicenza. Per il particolare "funerale" i manifestanti erano «armati» di croci e fischietti, mentre cartelli e manifesti, con slogan collegati alle vicende della BpVI, sono stati affissi nei muri perimetrali della villa. La protesta, durata circa un'ora e mezza, è stata seguita a distanza da carabinieri e poliziotti.


Secondo Federcontribuenti, che intende consegnare un suo report alla Procura della Repubblica di Vicenza, il 15 gennaio di quest’anno Gianni Zonin ha ceduto al figlio Michele Zonin gli immobili di Montebello Vicentino, beni che, a giudizio di Federcontribuenti, sono valutabili in almeno 10 milioni di euro, comprensivi di tre abitazioni di cui una da 24 vani ed un garage da 300 metri quadri, mentre il corpo principale avrebbe una superficie di 1175 metri quadrati ed un parco di 8000 metri quadri complessivi. Federcontribuenti chiede ai magistrati di effettuare «sequestri preventivi su tutti i beni immobili che Giovanni Zonin, ex presidente di Banca popolare di Vicenza, detiene in Italia prima che il patrimonio dell'imprenditore evapori» si legge in una nota della federazione.

Nel palazzetto di Montebello, secondo Federcontribuenti passato di mano il 15 gennaio scorso a favore del figlio MIchele, al padre Gianni rimane il diritto di abitazione. «Diritto, sarà una coincidenza, non aggredibile ai fini giudiziari -  sottolinea Marco Paccagnella, presidente di Federcontribuenti - Siamo molto preoccupati perché come Zonin, anche gli altri livelli della banca stanno facendo altrettanto, spogliandosi di tutti i beni prima che questi possano essere aggrediti da un eventuale sequestro della magistratura. Crediamo che chi di dovere debba fare in fretta, altrimenti la stalla rimane vuota». E così nel giorno della festa della Repubblica gli attivisti di alcuni comitati degli azionisti di Bpvi si sono dati appuntamento sotto il palazzetto di via XXIV maggio. 

Giovanni Zonin, si legge nella nota di Federcontribuenti, è ancora proprietario di un palazzetto da 764 metri quadrati in Contrà Pozzetto, vista basilica palladiana, a Vicenza, due garage in contrà della Piarda (pieno centro storico) ed un bosco ceduo, campetto di poco conto di 500 metri quadrati, in zona colli berici. Gli resterebbero intestati anche un vigneto a Gambellara di 1000 metri quadrati ed a Radda in Chianti un ufficio di 551 metri quadrati. «Questi sono i cosiddetti beni al sole» spiega Paccagnella. 



 

Ultimo aggiornamento: 19:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA