Il cugino di Ermes rinuncia all'eredità
i due nomadi dovranno citare lo Stato

Mercoledì 17 Febbraio 2016
Il cugino di Ermes rinuncia all'eredità i due nomadi dovranno citare lo Stato
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ARSIERO - Il cugino Luigi Mattielli, unico erede di Ermes Mattielli, il rigattiere morto da alcuni mesi e al centro della vicenda che lo vide sparare 14 colpi di pistola a due ladri penetrati nel suo deposito, si tira indietro. Non acquisirà l'eredità di Ermes, e davanti al notaio ha già messo nero su bianco la sua rinuncia. Non intende finire nelle tagliole delle cause che i due nomadi, titolari secondo sentenza di un diritto al risarcimento, potranno attivare per "soddisfarsi" sui beni lasciati da Ermes.

Ora, chiamatosi fuori il cugino, i due, Cris Caris e Blu Helt, dovranno semmai vedersela con lo Stato. Ermes Mattielli è morto a 62 anni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Alto Vicentino di Santorso dove si trovava da 4 giorni per un infarto accusato tra le mura della sua casa di via Scalini. Il risarcimento da lui dovuto era stato quantificato in 135 mila euro dal tribunale di Vicenza il 7 ottobre scorso. «Per la legge a pagare il risarcimento devono essere gli eredi - spiegò tempo fa al Gazzettino l'avvocato Maurizio Zuccollo di Thiene -. Ermes non aveva discendenti e neppure fratelli e sorelle. In ogni caso gli eventuali eredi dovranno pagare i 135 mila euro solo nel caso di accettazione dell’eredità». 

Si chiude così una vicenda molto penosa. Sempre Zuccollo aveva spiegato: «“Non sono certo in grado di affermare che la condanna abbia indotto l’infarto che ha portato alla morte Ermes Mattielli.

Comunque Ermes era provato, soffriva molto per la situazione: viveva da solo, senza parenti e senza risorse economiche, si faceva bastare una piccola pensione d’invalidità (120 euro/mese per la gamba di legno). Era preoccupato per il futuro, temeva il pignoramento della casa per pagare i 135 mila euro».

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