Prostituta violentata dal pusher perché non paga la cocaina

Martedì 11 Luglio 2017
Prostituta violentata dal pusher perché non paga la cocaina
MONTECCHIO MAGGIORE – È iniziato in tribunale a Vicenza il processo a carico del tunisino Yassine Mohsni, 33 anni, domiciliato in città: deve rispondere di spaccio continuato di cocaina, minaccia grave, sequestro di persona, violenza sessuale, rapina e minaccia con arma bianca. Tre sono le presunte vittime del nordafricano: una prostituta brasiliana di 35 anni che sarebbe stata violentata, la brasiliana Santana Figueiredo di 30 rapinata e il serbo Mladen Mitic di 25 minacciato con un’arma bianca.

I fatti sarebbero avvenuti tra Alte e Montecchio nel luglio 2012. Da quanto emerso Yassine Mohsni era il pusher della prostituta brasiliana che ogni due-tre giorni acquistava 3-4 grammi di cocaina per 240 euro. Per la lucciola i guai iniziarono quando non pagò l’ultima fornitura. Dopo essere stata minacciata di morte, l’8 luglio 2012 ricevette a casa la visita del pusher e di un suo amico connazionale mai identificato, contro la sua volontà, fu caricata in un’auto e minacciata ancora. Una volta riportata a casa la prostituta avrebbe subito violenza da Yassine Mohsni che prima di uscire si sarebbe impossessato di due pc, uno della prostituta e l’altro dell’amica Santana Figueiredo. Poche ore dopo la lucciola aveva ottenuto un incontro con il pusher in un internet point di Alte così da farsi restituire i due pc rubati. Si pesentò con l’amica  Santana e il serbo Mitic che come risposta alla richiesta di restituzione dei pc avrebbe ottenuto un coltello a serramanico puntato contro. Il terzetto presentò poco dopo denuncia alle forze dell’ordine contro il tunisino. Il processo in corso farà luce sulla vicenda. 
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