Pfas, Regione: «Noi parte offesa». Perquisizioni Noe anche in Lombardia

Giovedì 9 Marzo 2017
Pfas, Regione: «Noi parte offesa». Perquisizioni Noe anche in Lombardia
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VENEZIA - Inquinamento da Pfas, le sostanze perfluoro-alchiliche: la giunta veneta ha adottato un provvedimento con cui si costituisce parte offesa nei procedimenti relativi ad ogni ipotesi di reato che dovesse emergere dalle indagini in corso da parte delle Procure, anche per i reati di più recente introduzione nel codice penale come quello di inquinamento ambientale e di disastro ambientale. Lo ha annunciato l'assessore regionale all'ambiente Gianpaolo Bottacin. Stamane anche Greenpeace ha manifestato davanti a Palazzo Balbi contro l'inquinamento da Pfas che interessa un'ampia area del Veneto compresa tra le province di Vicenza, Verona e Padova. L'assessore Bottacin ha ribadito che «da quando è emersa quest'emergenza ambientale nel 2013, la Regione si è immediatamente attivata per la messa in sicurezza delle acque, in particolare con i filtri. Tutte le carte, inoltre, sono state sempre trasmesse anche alle Procure interessate, con cui si sta collaborando. D'intesa con enti gestori degli acquedotti, stiamo individuando la soluzione tecnica strutturale per l'approvvigionamento idrico alternativo dell'area interessata dall'inquinamento, a cui saranno destinati anche gli 80 milioni annunciati dal Ministero dell'ambiente».

La Regione ha incaricato Arpav di approfondire, in tempi rapidi, lo stato della contaminazione di tutte le matrici ambientali coinvolte nell'area in cui insiste l'azienda Miteni a Trissino. «All'Arpav - ha detto Bottacin - saranno riconosciuti tutti i costi aggiuntivi che eventualmente dovessero esserci. sono stati avviati anche piani di monitoraggio sanitario sulla popolazione esposta». I carabinieri del Noe di Treviso sono rimasti ieri 12 ore alla Miteni di Trissino, dalle otto alle 20, e hanno visitato anche la sede secondaria lombarda di Caponago (Mb) e gli uffici milanesi della holding International Chemical Investors Italia 3. Una perquisizione disposta dai Pm di Vicenza che coordinano le indagini, Barbara De Munari e Hans Roderich Blattner. Più di dieci i carabinieri impegnati, con il maresciallo Manuel Tagliaferri che mesi fa ha ricevuto dal ministro dell’Ambiente Galletti un riconoscimento per il suo lavoro contro gli inquinamenti. Con loro, a supporto,  personale tecnico informatico e dell’Arpav: analizzati i pc e sequestrato un vasto materiale di interesse tra faldoni, computer ecc.

I militari hanno anche parlato con i vertici presenti, i rappresentanti sindacali dei lavoratori, il medico competente, i tecnici di laboratorio.

Ultimo aggiornamento: 18:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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