VALBRENTA. «Mangiare poco, risparmiare energie e stare tranquilli» è la ricetta della longevità di nonna Maria che ha festeggiato i 104 anni. Una lucidità invidiabile quella di Maria Mocellin, vedova Campana, classe 1913, originaria di San Nazario, che mette in mostra ogni volta che gioca alla tombola . A farle gli auguri per l’ambito traguardo che la pone in zona podio tra i più anziani del territorio bassanese, oltre a familiari, parenti, amici, presidente del comitato di gestione, direzione e dipendenti della casa di riposo S. Pio X°, di Valstagna, e il sindaco di San Nazario Ermando Bombieri e la vicesindaco di Valstagna Giovanna Giacoppo.
Maria ricorda tanti avvenimenti dei suoi travagliati 104 anni di vita passati attraverso due laceranti guerre mondiali, l’emigrazione all’estero, lutti e momenti felici. Nel 1917, con il papà Nicola in guerra, Maria assieme alla mamma, al nonno e a due fratelli, fu fatta salire su una tradotta militare e trasportata in Puglia dove rimase profuga sino alla primavera del 1919. Non ha dimenticato il buio periodo del rastrellamento sul Grappa, durante la seconda guerra mondiale, che coinvolse anche il suo paese di San Nazario e il dopoguerra che la vide, come tanti valligiani, emigrare in Svizzera per cercare lavoro. Il ritorno in Valbrenta nel 1949, il matrimonio, una lunga vita dedicata alla famiglia, al marito, ai due figli, dei quali uno deceduto, al duro lavoro nei campi. Appassionata viaggiatrice, tra i tanti paesi visitati ricorda in particolare Israele e l’Etiopia.
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