THIENE - Quella del pranzo di solidarietà che consente a chi è solo o in difficoltà economica di festeggiare in serenità le festività di Natale e Pasqua è una tradizione consolidata per la Città di Thiene. Nata nel 2003 in occasione del Natale, dal 2013 si è estesa anche al giorno della Santa Pasqua. Così domenica 21 aprile per il settimo anno consecutivo il pranzo di solidarietà pasquale offerto dall’imprenditore Ambrogio Dalla Rovere riempirà i locali del Padiglione fieristico di via Vanzetti. A fare gli onori di casa sarà l’amministrazione comunale, come spiega il sindaco Giovanni Casarotto.
«Ringrazio a nome della Città di Thiene Ambrogio Dalla Rovere per la sua grande sensibilità. La mia riconoscenza va anche a quanti collaborano a titolo gratuito all’iniziativa. Ogni anno oltre 200 persone vivono una giornata non ordinaria, ricca di serenità, di condivisione e di amicizia, in occasione delle due festività più importanti e care alla nostra tradizione» A fare eco al primo cittadino è l’assessore Anna Maria Savio. «Il pranzo pasquale - spiega - è un momento di sentita e profonda partecipazione. Questa opportunità è importante soprattutto per quelle persone che altrimenti vivrebbero una giornata di solitudine ed emarginazione, nelle sue varie sfumature e può rappresentare un segno di speranza e di attesa fiduciosa di giorni più sereni. Il pranzo è pure un momento di condivisione e integrazione»
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Ringrazio a nome della Città di Thiene Ambrogio Dalla Rovere per la sua grande sensibilità. La mia riconoscenza va anche a quanti collaborano a titolo gratuito all’iniziativa. Ogni anno oltre 200 persone vivono una giornata non ordinaria, ricca di serenità, di condivisione e di amicizia, in occasione delle due festività più importanti e care alla nostra tradizione» A fare eco al primo cittadino è l’assessore Anna Maria Savio. «Il pranzo pasquale - spiega - è un momento di sentita e profonda partecipazione. Questa opportunità è importante soprattutto per quelle persone che altrimenti vivrebbero una giornata di solitudine ed emarginazione, nelle sue varie sfumature e può rappresentare un segno di speranza e di attesa fiduciosa di giorni più sereni. Il pranzo è pure un momento di condivisione e integrazione»