Tragedia in barca a vela: i ritratti delle vittime del naufragio in mare

VERONA - Una giovane notaia con già tre studi avviati, un famoso ristoratore, un brillante cardiochirurgo, un illustre otorinolaringoiatra, un ex ingegnere della Valdadige costruzioni, un imprenditore dell'abbigliamento. Sei amici accumunati da una passione: la vela ed il mare. Tutti grandi sportivi.

A partire da lei, Alessia Fabbri, 38 anni, veronese, notaio con studio in città, a Castelnuovo del Garda e a Monfalcone. Sportivissima, grande nuotatrice e sciatrice, da anni impegnata nel triathlon prima a Ravenna, poi a Garda e da un anno con la Peschiera Triathlon.



Una passione che condivideva assieme al compagno, Luca Nicolis, 40 anni, famoso ristoratore, direttore della storica Bottega del Vino del centro di Verona, oggi di proprietà delle Famiglie dell'Amarone.



Alessia è la figlia di Alessandro Fabbri, 67 anni, cardiochirurgo a Verona che è stato anche dirigente dell'Ulss di Dolo (Ve) prima di andare in pensione un anno fa. 



Come un vero ironman era Enrico Martinelli, 69 anni, ex ingegnere e dirigente della Vadadige costruzioni. Enrico, al timone al momento della tragedia, era un super esperto di vela, solo nel 2008 era tornato da un viaggio intorno al mondo in barca a vela fatto con due amici.



Ernesto Salin, 64 anni, laurea in ingegneria ed imprenditore di una ditta di abbigliamento del Padovano, era residente a Camisano Vicentino. Originario di Campodoro di Padova, si era trasferito a Camisano una trentina di anni e qui aveva sempre abitato assieme alla moglie Alina e alla figlia Giulia, trentenne. 



 Amante dei viaggi, delle moto e di sport acquatici anche Carlo Calvelli, 68 anni, otorinolaringoiatra da quattro anni in pensione. Calvelli ha lavorato per 30 anni al Policlinico di Borgo Roma a Verona.