Incontro del sindaco al ministero per il "salvataggio" della Maternità

Giovedì 19 Luglio 2018 di Vittorino Bernardi
Ospedale San Lorenzo
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VALDAGNO - Buone nuove sul fronte della salvaguardia del punto nascite dell’ospedale San Lorenzo che a breve potrebbe evitare la chiusura impota per decreto dall’ex ministro della Salute Lorenzin, come per altre 560 Maternità in Italia perchè inferiori a 500 parti all’anno. Nella vallata dell’Agno all’annuncio la scorsa settimana della chiusura del punto nascite è scattata una forte rabbia da parte della popolazione, fatta propria dal sindaco Giancarlo Acerbi che ieri si è recato a Roma per discutere della questione al ministero della Salute, assieme ai colleghi veneti di Adria, Piove di Sacco e Trecento gravati dello stesso problema. La missione di Acerbi a Roma non è andata a vuoto. Promotore dell’incontro è stato Jacopo Berti, consigliere regionale del M5S e componente della quinta commissione consiliare sulla sanità che ha scritto nell’agenda del ministro Giulia Grillo l’appuntamento con i quattro sindaci veneti. L’incontro con il sottosegretario Maurizio Fugatti ha aperto un nuovo scenario. Il sindaco Acerbi si è detto moderatamente soddisfatto perché è riuscito a esporre le proprie ragioni per mantenere aperto il punto nascite di Valdagno che è un fiore all’occhiello della sanità vicentina e che grazie alle migliorie apportate negli ultimi anni il numero di parti è in costante aumento,tale da raggiungere in poco tempo la fatidica soglia dei 500 parti all’anno. La parola dovrebbe passare ora alla Regione Veneto, chiamata a difendere a Roma l’attività dei quattro ospedali regionali così da evitare la loro chiusura.
 
 
 
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