MAROSTICA – La città degli scacchi sarà la prima cittadina veneta a installare il 5G, la quinta generazione della rete mobile che non solo renderà più veloci le comunicazioni, ma aprirà anche la strada al cosiddetto “internet delle cose”, cioè alla connessione in rete degli oggetti.
L’Amministrazione scaligera ha infatti appena siglato un accordo, a costo zero per il Comune, con Inwit la società del gruppo Telecom Italia che si occupa della realizzazione degli impianti per le reti radio.
Il contratto prevede un investimento di circa 200 mila euro per la progettazione e l’installazione di un sistema di tecnologia Das, letteralmente “Distributed antenna system”. Cioè un sistema diffuso di antenne di piccole dimensioni e di unità remote, collegate attraverso la fibra ottica, sfruttato da diversi operatori per migliorare la copertura della telefonia mobile, ma anche la capacità dei servizi di banda larga wireless.
Il sistema Das interesserà per il momento solo centro storico e, si avvarrà, dove possibile, d’infrastrutture già esistenti sia per la canalizzazione della fibra, sia per il posizionamento delle antenne.
«Il futuro è iniziato», ha commentato con entusiasmo il sindaco Matteo Mozzo. «La rete di quinta generazione ha, infatti, innumerevoli sviluppi. Nella sicurezza, nell’informazione e anche nella mobilità. Abbiamo molte idee, dall’ottimizzazione dei parcheggi alla gestione dei rifiuti, fino a progetti di realtà aumentata per la fruizione turistica e didattica dei beni monumentali. Siamo orgogliosi di essere i primi in Veneto ad aver colto quest’opportunità, destinata a cambiare in maniera radicale la vita dei cittadini. Quando nel 2020 si accenderà il 5G in Italia, Marostica sarà già pronta».
Ultimo aggiornamento: 10:08
© RIPRODUZIONE RISERVATA L’Amministrazione scaligera ha infatti appena siglato un accordo, a costo zero per il Comune, con Inwit la società del gruppo Telecom Italia che si occupa della realizzazione degli impianti per le reti radio.
Il contratto prevede un investimento di circa 200 mila euro per la progettazione e l’installazione di un sistema di tecnologia Das, letteralmente “Distributed antenna system”. Cioè un sistema diffuso di antenne di piccole dimensioni e di unità remote, collegate attraverso la fibra ottica, sfruttato da diversi operatori per migliorare la copertura della telefonia mobile, ma anche la capacità dei servizi di banda larga wireless.
Il sistema Das interesserà per il momento solo centro storico e, si avvarrà, dove possibile, d’infrastrutture già esistenti sia per la canalizzazione della fibra, sia per il posizionamento delle antenne.
«Il futuro è iniziato», ha commentato con entusiasmo il sindaco Matteo Mozzo. «La rete di quinta generazione ha, infatti, innumerevoli sviluppi. Nella sicurezza, nell’informazione e anche nella mobilità. Abbiamo molte idee, dall’ottimizzazione dei parcheggi alla gestione dei rifiuti, fino a progetti di realtà aumentata per la fruizione turistica e didattica dei beni monumentali. Siamo orgogliosi di essere i primi in Veneto ad aver colto quest’opportunità, destinata a cambiare in maniera radicale la vita dei cittadini. Quando nel 2020 si accenderà il 5G in Italia, Marostica sarà già pronta».