Profughi spacciatori, revocate 5 misure di accoglienza

Venerdì 3 Novembre 2017 di Vittorino Bernardi
Il sindaco Valer Orsi
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SCHIO - È costata cara l’attività di spaccio in città per cinque richiedenti protezione internazionale: ieri 2 novembre la prefettura di Vicenza diretta da Umberto Guidato ha revocato loro la misura dell’accoglienza. Lo scorso agosto alcuni uomini ospitati in strutture d'accoglienza a Schio e in Comuni limitrofi erano stati identificati dai carabinieri e dalla polizia locale Alto Vicentino come spacciatori di sostanze stupefacenti in alcuni parchi pubblici. Fatti che avevano irritato parte della popolazione e il sindaco Valter Orsi che il 21 e 28 agosto inviò due comunicazioni ufficiali al prefetto e al questore di Vicenza per chiedere il loro intervento per arginare il degrado e la pericolosità che comporta la presenza di spacciatori e tossici in città. La prefettura ha usato il pugno di ferro con un comunicato eloquente. «Con riferimento ai fatti accaduti nell'agosto scorso, si rappresenta che nei confronti di cinque persone risultate coinvolte è stata adottata la misura di revoca dell'accoglienza e nel contempo sono state emesse diffide verso coloro che si sono resi responsabili di violazioni alle regole di comportamento dei centri di accoglienza».
 
È soddisfatto il primo cittadino Valter Orsi. «Il messaggio deve essere chiaro, la nostra è una comunità civile che si fonda sul rispetto delle regole: chi non le rispetta non può aspettarsi di essere accolto e ospitato. Questi risultati sono raggiungibili grazie alla positiva collaborazione con le forze dell'ordine, in particolare carabinieri e polizia locale, che hanno il compito di presidiare il territori per prevenire i reati quando possibile e perseguire chi li compie. A loro l'amministrazione comunale è sempre vicina, anche investendo risorse in mezzi e strumenti come il potenziamento del sistema di videosorveglianza e risorse umane, vedasi gli accordi stipulati con diverse associazioni per potenziare il controllo sul territorio, in centro città come nelle aree periferiche. Inoltre – conclude il sindaco – non dimentichiamo l'apporto che può dare qualsiasi cittadino che sia testimone di un reato o abbia dei sospetti o delle paure. È importante in questi casi, e sono in molti a farlo, telefonare alle forze dell'ordine. Il 112 dei carabinieri e il centralino del consorzio della polizia locale 0445.690111 sono sempre disponibili».
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