VICENZA - Lenzuola bianche appese a balconi e terrazzi. E una scritta: “No auto, grazie”. Corso Fogazzaro come non l'avete mai vista. Una delle arterie pedonali più ammirate del cuore di Vicenza è al centro di una disputa senza precedenti. Da una parte il Comune che, con il sindaco Francesco Rucco, intende riaprirla al traffico per 6 mesi per dare ossigeno agli affari dei negozianti. Dall'altra i residenti i quali, attraverso il comitato “Futuro Fogazzaro”, hanno raccolto oltre 1500 firme per sollecitare Palazzo Trissino a fare dietrofront. «Siamo contrari al ritorno del traffico. La mobilitazione continua», promettono.
Alla vigilia del via alla sperimentazione, prevista da metà marzo nei 160 metri compresi tra contra' Busato e contra' Cantarane, la guerra sulle auto in corso Fogazzaro si inasprisce. «L'obiettivo è rivitalizzare l'area», spiega l'amministrazione. «Siamo per una strada a misura d'uomo, da vivere a piedi o in bici», replicano i residenti. Prudente Confcommercio: «Nell'era delle vendite on line, riaprire una strada può sì aiutare il commercio, ma non risolve i problemi - ammette Nicola Piccolo, presidente della delegazione cittadina dell'associazione - Sia che passino le auto sia che rimanga pedonale, corso Fogazzaro va riqualificata».
L'idea è di far circolare i veicoli dalle 8 alle 20, mantenendo la pedonalizzazione nel tratto da contra' Cantarane a piazza San Lorenzo. «Non ci sono posizioni preconcette - sottolinea la giunta - ma solo la volontà di tentare tutte le strade per portare beneficio ai negozianti».
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