Un gemellaggio nel ricordo dell’ospitalità durante la Grande Guerra

Martedì 20 Novembre 2018 di Roberto Lazzarato
Valbrenta gemellaggio San Nazario-Trinitapoli
VALBRENTA - Un gemellaggio tra genti venete e pugliesi nel ricordo della generosa ospitalità durante la Prima Guerra Mondale. Nella ricorrenza del centenario della Grande Guerra viene ricordata anche la drammatica vicenda del profugato che ha visto coinvolte migliaia di persone. La disfatta di Caporetto fu un dramma vissuto non solo dai militari, ma anche dai bambini, anziani, donne e uomini, inabili al servizio militare, amministratori locali, religiosi al seguito dei propri parrocchiani, tutti ammassati sopra tradotte, costretti al profugato e dispersi in ogni parte d'Italia.
Una pagina della nostra storia che ha visto protagonista anche la Valbrenta e che sarà ricordata e rivissuta nella città di Trinitapoli, in Puglia, dove circa 500 abitanti di San Nazario andarono profughi nel tragico novembre del 1917, una lontananza durata oltre un anno e mezzo.

Un dramma ricordato in due libri dallo storico locale Eugenio Cammpana, con le vicende di quella «lunga carovana di disperati che portandosi appresso poche masserizie, affrontò zone sconosciute in un dolente andare, con il cuore rotto dall'angoscia per il distacco dal proprio paese e dalle poche cose, frutto di lavori e sacrificio».

A Trinitapoli i sannazaresi furono accolti nell’edificio scolastico che si trova adiacente alla via che ora è stata intitolata ai profughi valligiani. Anche l’amministrazione di San Nazario ha intitolato una piazzetta a Trinitapoli e sabato 24 una delegazione del comune valligiano interverrà nel prestigioso Auditorium dell’Assunta, nella città pugliese, per la cerimonia della firma del patto di gemellaggio tra San Nazario e Trinitapoli e riallacciare così rapporti di collaborazione e di reciproca conoscenza, suggellando un legame che da oltre 100 anni unisce le due comunità.
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