Tragedia in Algeria: morto il padre del ministro Erika Stefani

Martedì 19 Marzo 2019
Erika Stefani e il padre, Giovanni Stefani
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TRISSINO - Tragedia in Algeria: il padre di Erika Stefani, ministro degli Affari Regionali e delle Autonomie del Governo Conte, è morto improvvisamente oggi, 19 marzo, in una competizione motociclistica. Giovanni Stefani, 72enne di Trissino, dove ha una macelleria, lascia la figlia Erika, un figlio e la moglie. Giovanni, conosciuto da tutti con il diminutivo di Gianni, era nato e viveva da sempre a Trissino, nel vicentino. Grandissimo appassionato di moto e per anni presidente dell’hockey Trissino, era partito per l'Algeria a metà della scorsa settimana, Stefani era scattato domenica mattina con gli altri equipaggi dalla città di Taghit per il Tuareg Rally 2019. 

LA DINAMICA DELL'INCIDENTE
Sarebbe deceduto travolto dal suo "quad" ribaltatosi durante un salto fra le dune Giovanni Stefani.

Lo ha riferito un organizzatore del "Tuareg Rally". L'incidente é avvenuto oggi pomeriggio verso le 14 quando Stefani «stava guidando un quad», una «moto a quattro ruote», «sulle dune», ha riferito all'Ansa l'organizzatore che ha preferito rimanere anonimo. «Durante un grande salto è caduto ed è stato colpito dal suo quad», ha aggiunto la fonte contattata per telefono. «A causa delle ferite riportate è deceduto sul posto», ha riferito l'organizzatore: «Circa uno-due minuti dopo dell'incidente un compagno di squadra é arrivato sul posto» e «ha provato a rianimarlo per 15-20 minuti. Poi é arrivato un dottore e anch'egli ha provato a rianimarlo ma non ha potuto che constatarne la morte», ha detto la fonte.

 
 
 

Un amore profondo fra padre e figlia.
Difficile descrivere l'amore tra padre e figlia, ma quando Erika Stefani venne nominata ministro nel 2018 difficile fu per il padre, a cui era molto legata, nascondere l'orgoglio. Intercettato dalla tv dietro al bancone della sua macelleria, papà Giovanni aveva confidato: «Quando è partita, vent’anni fa con la Lega, le ho detto: se vai bene, puoi andare anche a Roma. Però arrivare ministro, neanche nei più lontani sogni...».

La passione per le moto: «Mi mise in sella a sei anni».
Il ministro Stefani aveva ricordato il padre e la passione che le aveva trasmesso per la moto in una recente intervista in radio, i primi giorni di marzo di quest'anno: «Si, è una passione enorme, fantastica - aveva raccontato ai microfoni di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1 -. Mio padre mi mise su una moto a 6 anni per la prima volta, ho ancora una moto sportiva e fino ai 40 andavo a girare in pista, con le moto Ipersport, quelle tutte carenate». E il padre Giovanni era molto conosciuto per la sua passione per le moto, aveva anche partecipato a competizioni importanti, fra i quali la prima edizione della Transorientale, due Dakar, due Rally dei Faraoni, quattro del Marocco, due della Tunisia.

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IL CORDOGLIO
Sono stati subito moltissimi i messaggi di cordoglio rivolti al ministro, che in queste settimane sta seguendo una delle partite più delicate del Governo, quella dell'autonomia differenziata delle Regioni.


Il presidente del Veneto Luca Zaia - “Sono profondamente addolorato da questa tristissima notizia. Un legame di sincera amicizia e stima mi unisce a Erika e posso solo immaginare la sua grande sofferenza per la perdita di un papà che le è sempre stato vicino, che l’ha cresciuta, incoraggiata nelle sue attività professionali e politiche, amata. Un uomo dinamico, attivo, che ha coltivato fino all’ultimo la straordinaria passione per i motori e le gare motociclistiche in particolare". Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, esprime la sua vicinanza al ministro degli affari regionali, Erika Stefani. “Ho avuto la fortuna di conoscere il papà di Erika – continua il Presidente – e di apprezzarne, anche attraverso i racconti della figlia, lo spirito di iniziativa, l’impegno nel lavoro e nel suo mestiere di macellaio, l’attenzione per i valori sportivi, essendo stato a lungo anche il presidente dell’hockey Trissino. In una sola parola un Veneto, un uomo che ha dedicato al meglio la sua vita per il lavoro, per la sua famiglia e anche per le sue passioni. Esprimo le mie condoglianze a Erika, alla mamma, al fratello e a tutti i suoi familiari – conclude Zaia –, interpretando anche i sentimenti di profondo cordoglio di tutti i colleghi della Giunta regionale”.

Matteo Zoppas, Presidente Confindustria Veneto - "Esprimo a nome mio e di tutta Confindustria Veneto le più sentite condoglianze a Erika Stefani e alla sua famiglia per la perdita improvvisa del padre Giovanni. Ad Erika vanno la nostra solidarietà e vicinanza per un lutto che le ha tolto prematuramente una figura così importante come quella di un padre; una perdita che le parole non possono lenire.”


M5S - «Tutto il Movimento 5 stelle si stringe attorno alla ministra Erika Stefani per la tragica morte del padre. Un caloroso abbraccio alla famiglia». Lo scrivono in una nota Francesco D'Uva e Stefano Patuanelli, capigruppo del M5s di Camera e Senato.

PD - «Non sono le parole a lenire i dolore, ma vogliamo esprimere cordoglio e la vicinanza di tutto il gruppo parlamentare del Partito Democratico a Erika Stefani per la prematura scomparsa del padre». Lo scrive in una nota Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, alla notizia della morte del padre della ministra degli affari regionali. «Sono profondamente dispiaciuta per la tragica notizia che ha colpito il Ministro Erika Stefani. L'improvvisa morte del papà Gianni lascia sgomenti. All'amica, prima ancora che collega, dedico un pensiero affettuoso». Lo afferma la senatrice vicentina del Pd Daniela Sbrollini. «Proprio nel giorno in cui si festeggiano i papà - aggiunge -, Erika perde un riferimento affettivo importante, una persona che l'ha accompagnata nella vita e le ha trasmesso proprio la passione per la moto. In questo momento so che non ci si riesce a capacitare. E che nemmeno le parole riescono a portare conforto. Il dolore è troppo grande. Cara Erika, usa tutta la forza che hai sempre dimostrato per ricordare tuo padre con un sorriso. Un abbraccio».

Il sindaco e presidente della provincia di Vicenza - «Una brutta notizia, che rende triste questa giornata dedicata ai papà». È il commento del sindaco e presidente della Provincia di Vicenza Francesco Rucco. «So quanto l'amica Erika fosse legata al padre, grazie al quale e con il quale ha superato tanti momenti difficili, e quanto lui fosse orgoglioso di una figlia partita da un paesino vicentino e diventata ministro a Roma afferma Rucco -. Un decesso improvviso e tragico e per questo ancor più difficile da accettare. Tanto più che è successo durante una competizione motociclistica, una grande passione che Giovanni Stefani ha trasmesso anche alla figlia. A nome mio personale e delle amministrazioni comunale e provinciale esprimo profondo cordoglio e vicinanza al Ministro degli Affari Regionali e delle Autonomie Erika Stefani e alla sua famiglia. Un ministro che abbiamo imparato ad apprezzare per la competenza e per l'attaccamento al proprio territorio e alle proprie radici. Valori che di certo ha imparato da papà Giovanni, uomo di sport e grande lavoratore, di cui l'intera comunità trissinese sentirà la mancanza».

Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 08:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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