Il ministero della Salute ha deciso: salvo il punto nascite di Asiago

Domenica 5 Agosto 2018 di Vittorino Bernardi
Ospedale di Asiago
ASIAGO - Buone nuove sul fronte della salvaguardia del punto nascite dell’ospedale di via Martiri di Granezza: è stata scongiurata la chiusura imposta per decreto dall’ex ministro della Salute Lorenzin, perché i parti nell’anno solare sono inferiori a quota 500, come per altre 560 Maternità in Italia, quattro in Veneto: Adria, Asiago, Piove di Sacco e Valdagno. La Maternità di Asiago è stata tolta della lista “nera” per un intervento diretto del ministro della Salute Giulia Grillo, ciò per ragioni logistiche: l’orografia territoriale. La ministra Grillo ha recepito le richieste di salvaguardia del reparto per il vasto territorio dell’Altopiano formulate al ministero a Roma dal presidente della Regione Luca Zaia e da Giorgio Roberti, direttore generale dell’Ulss 7 Pedemontana. Dunque si continuerà a nascere ad Asiago, senza viaggi in emergenza per le future mamma agli ospedali di Bassano del Grappa e Santorso.
 
Il sindaco Roberto Rigoni Stern ha commentato così la decisione del ministero. «Siamo molto soddisfatti della decisione assunta dal governo di salvare il punto nascita presso l’ospedale di Asiago. Credo sia una decisione importante e saggia che tiene conto del disagio orografico correlato alle difficoltà di raggiungere gli ospedali più vicini di Santorso e Bassano. I lunghi tempi di percorrenza, unitamente alla tortuosità delle strade, difficilmente percorribili specialmente d’inverno, hanno indotto la Commissione Ministeriale a salvaguardare il nostro punto nascita a fronte della proposta di chiuderne quattro nel Veneto. Ringrazio il presidente della Regione Zaia per la sensibilità espressa nei confronti del mantenimento del servizio e il direttore generale dell’Ulss Pedemontana Roberti per l’attenzione manifestata verso il nostro reparto che, grazie alla nomina di un valido direttore, il dott. Cocco e all'ottimo personale medico, paramedico e ostetrico ha reso possibile il mantenimento di un servizio di eccellenza che garantisce il rispetto degli standard di sicurezza per le partorienti e i neonati, permettendo ai nostri bambini di continuare a nascere ad Asiago».
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