VALDAGNO - Sessant'anni di impegno sociale, attraverso servizi per bambini, anziani e famiglie. Asili nido, centri diurni, e poi il noto villaggio vacanze di Jesolo. Da Portogruaro a Mortara, passando per Valdagno, che ospita il “quartier generale”, il Veneto e non solo sono disseminati di attività che portano il marchio della Fondazione Marzotto.
Fondazione che in questi giorni ha compiuto 60 anni. Istituito dall'imprenditore Gaetano Marzotto, oggi l'ente può contare su una rete di strutture e scuole, diventate patrimonio morale dei territori che le ospitano. La ricorrenza non poteva non essere ricordata con una giornata celebrativa, che si è tenuta a palazzo Festari di Valdagno, nel Vicentino. «Non sono portatrice di una memoria, ma di una storia di continuità», ha precisato la presidente della Fondazione Veronica Marzotto.
Per l'occasione è stato pubblicato un libro, “60 anni di prospettive”, nel quale si parla del lavoro svolto finora. Il volume si avvale di cointributi del filosofo Umberto Curi, dei giornalisti Gian Antonio Stella e Ferruccio
De Bortoli, di pedagogisti e docenti, come Susanna Mantovani dell'università Bicocca di Milano. All'opera è associata una raccolta fondi per l'acquisto di una carrozzina per giocare ad hockey su pista, che sarà donata a Gabriele, ragazzino disabile.
Ultimo aggiornamento: 11:10
© RIPRODUZIONE RISERVATA Fondazione che in questi giorni ha compiuto 60 anni. Istituito dall'imprenditore Gaetano Marzotto, oggi l'ente può contare su una rete di strutture e scuole, diventate patrimonio morale dei territori che le ospitano. La ricorrenza non poteva non essere ricordata con una giornata celebrativa, che si è tenuta a palazzo Festari di Valdagno, nel Vicentino. «Non sono portatrice di una memoria, ma di una storia di continuità», ha precisato la presidente della Fondazione Veronica Marzotto.
Per l'occasione è stato pubblicato un libro, “60 anni di prospettive”, nel quale si parla del lavoro svolto finora. Il volume si avvale di cointributi del filosofo Umberto Curi, dei giornalisti Gian Antonio Stella e Ferruccio
De Bortoli, di pedagogisti e docenti, come Susanna Mantovani dell'università Bicocca di Milano. All'opera è associata una raccolta fondi per l'acquisto di una carrozzina per giocare ad hockey su pista, che sarà donata a Gabriele, ragazzino disabile.