Celebrata la “Giornata della Memoria” il sindaco ha insignito 3 cittadini con una medaglia d’onore

Lunedì 28 Gennaio 2019
Il sindaco Rucco e i familiari di Giuseppe Lino Rosoni
VICENZA - La Città ha celebrato questa mattina 28 gennaio la “Giornata della Memoria”: tre vicentini tra gli internati/deportati nei lager nazisti sono stati insigniti con una medaglia d’onore. «Questa cerimonia ha un significato preciso: rendere onore a chi con la sua memoria è monito contro ogni tipo di persecuzione. E rendere noi consapevoli che questa è anche la nostra memoria e dobbiamo esserne testimoni ogni giorno». Queste le parole di conclusione del discorso che ha tenuto il sindaco Francesco Rucco al liceo Quadri in occasione della cerimonia di consegna delle medaglie d'onore ai familiari degli internati/deportati nei lager nazisti da parte del prefetto di Vicenza Umberto Guidato. «Essere qui oggi ha per me – ha proseguito il sindaco – un valore profondo: non solo perché rappresento una Città che ha dato tanto per la libertà e la democrazia, e tanto ha sofferto per una persecuzione che ha tolto la dignità oltre che la vita a tante persone. Ma anche per il luogo scelto per questa cerimonia, per la presenza di tanti studenti a cui è affidato il compito di ricordare. Abbiamo un compito: non dimenticare per chi verrà dopo di noi e per cui gli eventi dell’olocausto possono diventare sbiaditi, sfuocati. Non rinunciamo mai a esprimere il nostro pensiero, scendiamo in piazza se serve. Perchè solo così saremo uomini liberi. E solo così potremo rendere onore a chi è sopravvissuto alla follia dei campi di concentramento e a chi, in quei campi, ha perso la vita, vittima della follia umana». Tra i 28 insigniti di una medaglia d'onore sono stati ricordati anche tre militari vicentini: Giuseppe Lino Rosoni, nato il 23 maggio 1923, internato a Kahla-Rosengarten dall'1 giugno 1944 all'1 maggio 1945 e tuttora in vita. Sono deceduti, invece, Antonio Schirato, nato il 31 ottobre 1919 e internato in Germania dal 13 settembre 1943 al 13 luglio 1945 e Mario Carraro, nato il 10 aprile 1919 e internato a Dortmund dal 13 settembre 1943 al 13 luglio 1945.
 
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