Caritas attacca il decreto sicurezza
Nel Bassanese una famiglia etiope

Lunedì 10 Dicembre 2018 di Roberto Cervellin
Al centro, don Enrico Pajarin, direttore della Caritas diocesana
VICENZA - «Il decreto sicurezza rischia di creare maggiore confusione». La Caritas di Vicenza all'attacco del provedimento firmato dal ministro Matteo Salvini, che contiene tra l'altro regole più restrittive in materia di asilo politico, rimpatri e cittadinanza.

Un giro di vite che non è piaciuto alla diocesi berica e in particolare ai 2 uffici per la pastorale sociale e per i migranti. «Come cristiani esprimiamo la nostra preoccupazione di fronte a un decreto che rischia di aggravare certe tensioni e potrebbe relegare più ai margini chi si trova già in una situazione di disagio», è il commento dell'associazione diretta da don Enrico Pajarin. Parole dure che giungono a pochi giorni dalla Giornata internazionale per i diritti dei migranti, prevista il 18 dicembre.

Nell'ambito del progetto nazionale dei “Corridoi umanitari” istituito dalla Cei - che ha portato a Montecchio Maggiore una mamma eritrea con 2 bambini - nel Bassanese dovrebbe arrivare presto una famiglia etiope. Il vicariato di Bassano ha dato la sua disponibilità ed è in attesa delle decisioni della Caritas italiana. Intanto nella città del Grappa sono scattati i corsi di formazione per volontari. Prossimi appuntamenti il 12 dicembre a San Giuseppe  e il 23 gennaio nella parrocchia della Trinità, entrambi alle 20.30.
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