Botte fra mamme allo spettacolo di Frozen. La rissa scatta per i posti a sedere

Sabato 28 Settembre 2019
Botte fra mamme allo spettacolo di Frozen. La rissa scatta per i posti a sedere
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VICENZA - Botte fra mamme allo spettacolo di Frozen, il tutto per alcuni posti a sedere, e davanti ai tanti bambini che volevano godersi lo spettacolo. Il fatto risale al 5 gennaio di 3 anni fa, ma si è concluso in tribunale soltanto ieri. L'episodio si è verificato all'interno delle Piramidi di Torri di Quartesolo (Vicenza), le protagoniste sono due vicentine, lo racconta in Giornale di Vicenza.

La lite fra mamme e poi i pugni
La furia dell'imputata si sarebbe scatenata per alcuni posti occupati dalla vittima che, a suo dire, erano stati fermati con il classico "segnaposto" delle giacche. La sera del 5 gennaio Silvia, 40enne, è arrivata nell'area dello spettacolo per bambini alle 20.30 insieme a marito e figlio, lo spettacolo sarebbe dovuto iniziare alle 21, La donna è andata sulla gradinata a cercare i posti che ha trovato accanto all'imputata, Anna, 43 anni. Con Silvia c'era anche un'amica che si era seduta poco distante. Qualche momento dopo Anna si è lamentata del fatto che la combriccola avesse occupato dei posti già "prenotati" da altri, fatto attestato dalla presenza delle giacche, e ha anche insultato Silvia. A quel punto la vittima ha toccato una spalla della donna per invitarla a voltarsi e chiarire la faccenda, ma Anna si è girata di scatto colpendola al volto con un pugno. Non paga, secondo il racconto di Silvia, l'avrebbe colpita altre due volte, sempre con pugni. A quel punto Silvia si è alzata ed è corsa a cercare aiuto: prima dal marito e poi dagli addetti alla sicurezza che hanno bloccato Anna mentre tentava di allontanarsi.

La sentenza
Ieri il giudice di pace Speranzoni, sentiti anche i testimoni, ha accolto la richiesta del pubblico ministero onorario Conte e ha condannato Anna a pagare 700 euro di multa per le lesioni alla mamma rivale. Non solo, Anna dovrà anche risarcire Silvia con 2.500 euro di provvisionale e sarà il giudice civile a stabilire il danno finale esatto. Quasi scontato che Anna ricorrerà in appello, visto che la sua versione dei fatti è stata opposta a quella di Silvia - ha raccontato di essere stata colpita con un ceffone, di essersi girata e di aver urtato inavvertitamente la donna.
 
Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 12:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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