VICENZA - «Vi siete dimenticati di Parco città?». "Vicino a via Bedin c'è una famiglia che fa danni». All'indomani dell'ordinanza comunale che vieta il bivacco dei nomadi ai Ferrovieri, Laghetto e al cimitero maggiore, sul web spuntano le richieste di provvedimenti per allontanare i nuclei da altre aree.
Se non è emergenza, poco ci manca. Il capoluogo berico è da tempo costretto a fare i conti con la presenza irregolare di nomadi nei quartieri. Di recente il sindaco Achille Variati ha firmato un'ordinanza che interessa pure le zone di San Pio X, Auchan ed Emisfero ma, a quanto pare, non è bastato. Il problema è che i camper, rimossi da un luogo, si spostano in un altro, provocando la reazione dei residenti. Qualche vicentino chiede che i bivacchi vengano proibiti in tutto il territorio.
«Alcuni nomadi, la minoranza, sono residenti in città e per loro stiamo trovando soluzioni di integrazione. La maggior parte, però, è composta da stranieri non residenti che se ne devono andare al più presto», ammonisce il primo cittadino. «Faremo il possibile per ribadire la linea dura contro chi sosta abusivamente determinando una situazione di incuria e degrado», aggiunge.
Secondo quanto prescritto dal codice penale, per chi viola quanto disposto da palazzo Trissino scatta la denuncia e l'allontanamento. In caso di inottemperanza, è prevista la rimozione forzata dei mezzi parcheggiati abusivamente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Se non è emergenza, poco ci manca. Il capoluogo berico è da tempo costretto a fare i conti con la presenza irregolare di nomadi nei quartieri. Di recente il sindaco Achille Variati ha firmato un'ordinanza che interessa pure le zone di San Pio X, Auchan ed Emisfero ma, a quanto pare, non è bastato. Il problema è che i camper, rimossi da un luogo, si spostano in un altro, provocando la reazione dei residenti. Qualche vicentino chiede che i bivacchi vengano proibiti in tutto il territorio.
«Alcuni nomadi, la minoranza, sono residenti in città e per loro stiamo trovando soluzioni di integrazione. La maggior parte, però, è composta da stranieri non residenti che se ne devono andare al più presto», ammonisce il primo cittadino. «Faremo il possibile per ribadire la linea dura contro chi sosta abusivamente determinando una situazione di incuria e degrado», aggiunge.
Secondo quanto prescritto dal codice penale, per chi viola quanto disposto da palazzo Trissino scatta la denuncia e l'allontanamento. In caso di inottemperanza, è prevista la rimozione forzata dei mezzi parcheggiati abusivamente.
