Venti di crisi, Marchiori si dimette e
attacca: giunta immobile per le faide
La Martini: «Parla solo per invidia»

Martedì 6 Settembre 2016
Marchiori e la Martini sorridenti su facebook

ROSSANO VENETO - Ancora sintomi di scollamento politico a Rossano Veneto. Ad accendere la miccia è il consigliere Franco Marchiori che annuncia di volersi dimettere il 12 settembre e invita gli altri eletti a fare altrettanto per far decadere l'amministrazione. «La situazione è grave - spiega Marchiori -: siamo di fronte a un sindaco e una giunta che non godono più della fiducia della maggioranza del consiglio comunale. Emblematica l'approvazione del bilancio di previsione 2016-2018, votato appena da 4 consiglieri e approvato solo grazie all’astensione di altri quattro». E' venuto meno, secondo Marchiori, il rapporto fiduciario fra consiglio e giunta e nella lista che amministra il Comune, coalizione tra Pdl e Lega «che aveva come collante solo l’avversione per il precedente sindaco» Trevisan. Ma dopo le elezioni scricchiolii e poi la crisi a dicembre con la defenestrazione dell’assessore Ganassin e le dimissioni dell’assessore Marinello: «Da allora ci troviamo di fronte ad una Giunta targata Pdl che non gode più della fiducia di un consiglio che è a maggioranza Lega».

Da quel momento  «per legge il consiglio sarebbe già dovuto decadere 3 volte (approvazione oltre i termini previsti per legge del bilancio consuntivo 2015, del bilancio preventivo 2016-2018 e dell’assestamento generale di bilancio). Inoltre nel tentativo, per nulla nobile, di insabbiare il più possibile gli effetti di questa crisi non sono stati più redatti i verbali delle sedute dei consigli. Si è interessato a questi fatti anche il Prefetto, su mia segnalazione, al quale sindaco e segretario hanno risposto con dichiarazioni non corrispondenti alla verità dei fatti. Dicono ad esempio che nel sito comunale si possono visionare i filmati dei consigli anche se, ad oggi, mancano le riprese dei consiglio più caldi». Ma perchè Marchiori si dimette? «Per dare un segno concreto della mia totale estraneità a questo modo di amministrare e ribadire con forza il dissenso rispetto a una paradossale situazione che ha come unico effetto l’immobilismo amministrativo». E il consigliere cita i lavori energetici alle scuole: «Nel notiziario dell'amministrazione dei primi di agosto si leggeva di lavori già iniziati a luglio, nella realtà invece ad oggi non è ancora stato fatto nulla, neanche la firma del contratto». 

A stretto giro la replica del sindaco Morena Martini: «Se si dimette tradisce i cittadini che avevano visto in lui un possibile sindaco e gli avevano dato fiducia. Sul programma della giunta tutta la maggioranza ha piu' volte ribadito che intende portare la legislazione sino a fine mandato. Ne ho preso atto, mi sono rimboccata le maniche e, insieme ai miei colleghi, sto lavorando il doppio ma non intendo venire meno alle promessa fatte ai miei concittadini in campagna elettorale». Martini poi ribatte sui mancati verbali delle sedute: «I verbali saranno eseguiti a norma di legge secondo le indicazioni del segretario e sara' convocata una commissione per decidere della loro redazione rivedendo il regolamento. Visto che lo avevamo eletto presidente dellA commissione regolamento, Marchiori avrebbe potuto fare un ottimo lavoro... La sbobinatura degli interventi sara' messa a disposizione di tutti, anche nella parte del sito alla sezione “Trasparenza”. Idem per i filmati. Non ho mai, e ripeto mai, dato ordine a nessuno di non mettere filmati del consiglio comunale on line». 

Sui lavori alle scuole: «Sono partiti a dicembre» e  «certo sarebbe una bella cosa che un rappresentante del consiglio d'Istituto che, guarda caso, faceva parte della lista di Marchiori, collaborasse in modo costruttivo invece di scaldare gli animi contro i lavori che ci saranno.

C'e' gia' stata una riunione con il responsabile della sicurezza della scuola, gli insegnanti, la ditta ed il direttore dei lavori. Tutto si sta svolgendo nel migliore dei modi». E poi la sindaco elenca le opere in corso da finire entro dicembre «sempre che mi lascino fare il mio lavoro da sindaco». «Marchiori mi accusa di mala poitica: parole pesanti! Quella accade se un politico ruba denaro pubblico, se usa il proprio potere a vantaggio proprio o di pochi e non è il mio caso. Mala politica, però, avviene anche quando un consigliere lancia accuse infondate, dettate dall'invidia e dall'incapacita' di rimanere in opposizione a fare il proprio dovere».

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