Parte il cantiere sul Ponte:
«Ritmi serrati senza indugi»

Lunedì 2 Maggio 2016 di Paola Gonzo
Aiutiamo il Ponte di Bassano, sindaco e vicesindaco, Sebastiano Favero

BASSANO - Incoscienza e amore. Queste le parole con cui il vicesindaco Roberto Campagnolo ha risposto stamattina alla domanda: "Ma chi ve l'ha fatto fare?" in merito alla ristrutturazione del Ponte degli Alpini, il cui cantiere parte oggi ufficialmente con la consegna nelle mani della ditta Inco S.r.l. di Pergine Valsugana.

850 giorni previsti per la messa a nuovo del monumento palladiano cittadino, alla luce di 124 giorni di attività già svolte tra analisi, monitoraggi e cantiere: una ristrutturazione sotto i riflettori e che sarà costantemente monitorata tra gli altri da Ministero e Sovrintendenza perché «se le aspettative sono alte, il risultato - come ha sottolineato il segretario regionale generale Renata Codello - dovrà essere altrettanto importante ed emblematico: non ci saranno indugi di alcun tipo e il ritmo dei lavori dovrà essere serrato».

Una responsabilità non da poco quindi per la ditta trentina che da oggi prende su di sé il carico dei lavori sul simbolo di Bassano, grazie alla preziosa collaborazione dei collaudatori in corso d'opera Sebastiano Favero, presidente dell'Associazione Nazionale Alpini, e Luigi Chiappini, e di tutto lo staff tecnico che già da un anno e mezzo lavora a questo progetto. Nel team anche Guglielmo Stangherlin, un rappresentante ministeriale che valuterà di volta in volta l'andamento della ristrutturazione.


«Innanzitutto - spiegano Luca Conci, procuratore institore della Inco S.r.l. e Floriano Perini, responsabile di cantiere - procederemo con la messa in sicurezza del cantiere e con la rimozione della copertura del Ponte al fine di alleggerirlo, per poi sostituirla in parte quando verrà riposizionata. Poi, tra fine maggio e i primi di giugno ci concentreremo sulle due stilate maggiormente danneggiate, costruendo la via d'accesso all'alveo del fiume».

Grande soddisfazione da parte dell'amministrazione comunale, in primis del sindaco Riccardo Poletto, il quale ha ringraziato quanti hanno collaborato alla realizzazione del progetto - che, ha sottolineato ancora una volta, è interno con consulenza esterna - e il comitato "Aiutiamo il Ponte degli Alpini" che ad oggi ha raccolto 140 mila euro da destinare alla ristrutturazione. Ad essi vanno aggiunti i 3 milioni del Ministero, 1 milione e 700 mila euro dalla Regione Veneto e 1 milione dalla Fondazione Cariverona.

Presenti alla consegna anche gli ex sindaci Giampaolo Bizzotto e Stefano Cimatti, i quali hanno espresso anch'essi soddisfazione per un'opera che - parole di Bizzotto - non appartiene solo a Bassano ma a tutto il mondo, non senza una punta d'amarezza da parte di Cimatti, il quale non ha risparmiato alla propria amministrazione un piccolo "mea culpa" per essere stata, forse, poco solerte, ringraziando comunque il sindaco in carica per l'ottimo lavoro svolto finora.

«I tempi di progettazione ed approvazione - ha affermato Poletto - son stati a dir poco straordinari, considerando come vanno di solito, nell'ordinario, queste faccende. Le incredibili collaborazione e sinergia hanno condotto ad un ottimo risultato, per nulla offuscato da qualche ordinario rallentamento e interruzione più che normale in una gara di questa entità in cui comunque tutto si è sempre risolto a favore delle ragioni della commissione di gara».

Il riferimento va soprattutto all'esclusione della prima aggiudicataria del bando, la ditta Vardanega di Possagno, che a seguito del subentro della Inco aveva presentato ricorso al Tar e successivamente al Consiglio di Stato innanzi al quale verrà discussa il prossimo 12 maggio l'istanza di sospensiva del provvedimento di esclusione presentata dalla ditta trevigiana.

Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 07:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA