Nove mesi di lavoro e 13 mila pezzi
ecco il Ponte Vecchio tutto di Lego

Martedì 5 Gennaio 2016 di Maria Elena Mancuso
Ponte Vecchio di mattoncini Lego

SAN NAZARIO - In gergo si chiamano Moc, dall’inglese “my own creation”, vale a dire creazioni personali dell’autore, o meglio, dell’artista. Perché a vedere la spettacolare riproduzione del Ponte Vecchio di Bassano, realizzata totalmente in mattoncini Lego, ed esposta sino al 6 gennaio al Palazzo dei Trecento di Treviso all’interno di una gande mostra dedicata al modellismo, non si può che definire arte questa incredibile opera.
Centottanta centimetri di lunghezza, cinquanta di larghezza e altrettanti di altezza, per un totale di oltre tredicimila pezzi. Questi i numeri del modellino realizzato da Ruggero Comacchio, 40 anni, farmacista di San Nazario e grande appassionato dei mattoncini più famosi del mondo.

“L’idea è nata lo scorso anno”, racconta Ruggero. “Si cercava un soggetto da realizzare in gruppo con altri appassionati, ma non riuscivamo a decidere quale. Così ho fatto da solo. Ci sono voluti nove mesi, da ottobre a luglio scorso. Prima lo studio del progetto, le foto, i sopralluoghi. Poi il reperimento dei pezzi, che non si possono certo acquistare nei normali negozi. Per recuperare i mattoncini utili alla realizzazione dei piloni, ad esempio, ho dovuto contattare ben tre diversi rivenditori europei. Fortunatamente adesso è tutto più semplice, grazie ad internet e a portali di scambio tra appassionati come Bricklink. Ma la cosa che mi ha divertito di più, forse, è stata la realizzazione dei tanti piccoli particolari che arricchiscono la costruzione. I fori dei proiettili sui muri e l’interno dei vari edifici adiacenti al ponte, ad esempio. Nardini, Cavallin, ma anche il Museo, all’interno del quale vi è la riproduzione di un altro piccolo ponte. E poi le diverse piccole figure che popolano la composizione, tra cui vi è anche un alpino”.
 


Una passione, quella di Ruggero, che da qualche anno si diffonde come un’epidemia. Soprattutto tra quanti, dopo aver trascorso l’infanzia giocando con i mattoncini colorati, ne riscoprono il fascino regalandoli ai figli.
“Il bello è che a quarant’anni, non devi più aspettare Babbo Natale per ricevere i Lego. Ho due bambini e se anche loro apprezzano i mattoncini, i nostri “giochi” restano separati. Mio figlio ogni tanto mi dà una mano, ma preferisce dedicarsi ad altri progetti, più semplici e adatti alla sua età. La pausa pranzo, invece, è il momento ideale per dedicarmi alla mia passione. I figli a scuola, la moglie a lavorare e tre intere ore per cercare di incastrare tutto nel modo giusto”.

“I lego sono anche diventati occasione per conoscere nuovi amici e avere qualche scusa in più per una serata in birreria. Non è un’ossessione, ma davvero solo una grande passione. Grazie alla quale riusciamo anche a fare cose importanti, come devolvere in beneficenza gli incassi dell’esposizione di Treviso. Tutto grazie alla dedizione e all’impegno degli instancabili organizzatori di associazioni come Treviso Brick, Amici del modellismo e ItLug.”
“Conclusa l’esposizione, molti modellini saranno smontati e ritorneranno nelle scatole per realizzare nuovi progetti. Non il mio Ponte degli Alpini, che porterò a casa con me, in attesa di esporlo nuovamente in maggio al Model Expo di Verona. Nel frattempo resterà in soffitta, a meno che qualcuno non mi chieda di esporlo a Bassano. Non ho ancora ricevuto alcuna richiesta in tal senso, ma non nego che mi farebbe piacere. A patto, ovviamente, che sia esposto all’interno di una teca o di qualcosa che lo preservi intatto”.

La mostra resta aperta il 5 gennaio sino alle 19 e il 6 con orario continuato dalle 10 alle 19.

Ultimo aggiornamento: 6 Gennaio, 15:13