Rivoluzione rifiuti, tutti alle prese coi nuovi bidoni microchippati

Giovedì 2 Febbraio 2017 di Elena Ferrarese
Rivoluzione rifiuti, tutti alle prese coi nuovi bidoni microchippati
BASSANO - È iniziata ieri la nuova raccolta differenziata dei rifiuti. Non senza lamentele e confusione, com’era prevedibile, anche se la maggior parte dei bassanesi sembra contenta di poter contribuire in questo modo alla salvaguardia dell’ambiente aumentando la percentuale di rifiuti riciclabili. I cambiamenti più importanti sono il passaggio da tassa a tariffa, l’obbligo di utilizzo di bidoni con microchip e la frequenza della raccolta di secco, carta plastica e metalli, che passa da settimanale a quindicinale. Ma le disposizioni variano fortemente da zona a zona e in base al numero di persone in famiglia. Le polemiche più frequenti del primo giorno si riferiscono soprattutto alla scarsa informazione e alle difficoltà degli anziani che vivono da soli di procurarsi i contenitori e seguire le nuove modalità di gestione dei rifiuti. 

Etra ribatte affermando che da parte loro l’informazione è stata capillare, avendo iniziato a fornirla a partire da maggio dello scorso anno con incontri nei quartieri, Info point fino alla fine di gennaio, lettere illustrative, consulenza presso i punti di distribuzione. E sono fieri di segnalare che ad oggi solo il 10 per cento dei residenti non ha ancora ritirato il proprio kit di raccolta. Vero, ma l’informazione porta a porta, quella specifica con il calendario di riferimento, necessaria proprio perché ogni zona ha istruzioni diverse, ad esempio nella zona “C” è arrivata via posta solo il giorno prima. Riguardo alle difficoltà degli anziani, invece, Etra fa sapere che sta studiando un piano per venire loro incontro. In ogni caso, visto che si è in fase di sperimentazione, anche se la scadenza per il ritiro dei contenitori era il 31 gennaio, la società sarà paziente con chi verrà a ritirarli pure nei prossimi giorni (ma non è chiaro esattamente fino a quando) presentandosi allo sportello clienti di via Colombo.

Il Presidente del Consiglio di Gestione di Etra, Andrea Levorato, è comunque soddisfatto del bilancio generale della prima giornata: «È un bilancio molto positivo, solo in circa il 15 per cento del territorio, su un totale di 22.000 utenze, si è presentata qualche situazione da migliorare, come l’esposizione senza i contenitori». E cerca di rassicurare anche sulla paura dell’aumento dei costi, partendo dal fatto che i costi del servizio di Etra sono già tra i più bassi in Italia (con la media di 91 euro a persona, contro i 137 del Veneto e i 168 nel panorama nazionale) a fronte di una raccolta rifiuti dagli standard moderni, come la tariffa a svuotamento: «È una strada intrapresa per il contenimento delle bollette – chiarisce Levorato - per cui, dopo il calo del 3,5 per cento dello scorso anno, l’applicazione di un modello di premialità ci permette quest’anno di aggiungere fino ad un altro 2,5 per cento di riduzione ai Comuni più virtuosi”.
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