«Ho fotografato il fantasma del Col Roigo, adesso lo porto in tv»

Giovedì 8 Dicembre 2016
Nell'ex sanatorio del Col Roigo Marco Fraccaro ha fatto strane fotografie
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ROMANO D'EZZELINO - Gli ingredienti ci sono tutti: un antico palazzo semidiroccato, nel quale anni fa si vociferò di strane riunioni demoniache e messe nere, che domina il Col Roigo, intorno un intrico di rovi e spesso cornacchie e uccellacci neri; un fotografo amatoriale che scopre di aver immortalato un fantasma; l'inquietudine del suo amico che non vedeva l'ora di andarsene da quel luogo; il buio incipiente... Il fotografo per hobby è Marco Fraccaro, l'ectoplasma non si sa chi sia. Ma il signore trevigiano, di Castelfranco Veneto, che settimane fa è entrato nell'edificio diroccato per fotografarne gli interni, è sicuro di quel che ha ritratto e, a dire la verità, è ancora un po' scosso. «Sono entrato lì dentro con un amico che mi ha chiesto di fare, per scopi amatoriali e privati, una serie di scatti con i quali poi confezionare un video. Cercava una location particolare, per cui mi è venuto in mente l'ex sanatorio di Romano, sul Col Roigo».
 

 

Una location particolare, magari pure da brividi. Lì intorno, sulla stradina del giro del Col Roigo, passano migliaia di persone, è una passeggiata molto gettonata. Marco Fraccaro ci dice: «Io non credo a queste cose, ma qualcosa c'è... Quel giorno siamo entrati, e ho iniziato a scattare. Avrò fatto circa 250 foto. Poi a casa, riguardandole, la sorpresa: in tre o quattro salvata fuori lui, il fantasma. Una inequivocabile figura umana longilinea, vestita di una tunica chiara, con scarpe a punta, il viso barbuto, la bocca aperta un po' a "cul di gallina", un ciondolo al collo. Pare appoggiato al muro, che ci guarda. Ora ho preso contatti con la trasmissione di Italia Uno "Mistero adventure", so che stanno vagliando la cosa».

Ma dentro quelle stanze avete provato qualcosa? «Io nulla di speciale, solo qualche sensazione, soprattutto passando in quella stanza, in cui siamo stati due volte. Il mio amico invece non era tranquillo, mi diceva di avere la pelle d'oca e non vedeva l'ora di andarsene. Erano ormai le 17, iniziava il buio. Poi a casa la scoperta. Ho fatto un salto sulla sedia. Ho chiamato mia moglie e mio figlio, e anche loro vedevano nettamente quella figura umana. Secondo me vestiva in modo tardo medioevale, o pre rinascimentale». Sa che dentro lì anni fa si parlò di messe nere? «In effetti ci sono simboli strani, disegni particolari. Carte da gioco rovesciate, schizzi di demoni. Ciò che mi ha stupito è che sul fondo delle mie foto c'è un muro opaco, che non poteva riflettere la luce o far risaltare un'immagine. Eppure si vede quel che si vede».

Volevano denunciarla per essere entrato lì? «La proprietà è di un'immobiliare, sì avevano accennato a qualcosa del genere, ma ho fatto osservare che non ho né scavalcato né infranti sigilli. Era tutto aperto. So che poi hanno preso le contromisure e non si può più entrare». Ora Marco Fraccaro conta di portare le sue foto al programma di Italia 1. E accenna al fatto che i fantasmi sono forse anche due: «Sopra la testa di lui spuntano due occhi come di bambino...». Insomma l'affare si ingrossa. Ma volete che magari l'ectoplasma di Ezzelino sia finito all'ex sanatorio? Attenzione, lì vicino c'è anche il colle di Dante...

Ultimo aggiornamento: 9 Dicembre, 17:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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