«Giardini Parolini monumento»,
comitato di saggi darà consigli

Martedì 27 Settembre 2016 di Elena Ferrarese
«Giardini Parolini monumento», comitato di saggi darà consigli

BASSANO - «Il giardino comunale Parolini è un area soggetta a vincolo monumentale, è un monumento, e finora non è stato sufficientemente valorizzato». Lo afferma il vice sindaco Roberto Campagnolo che, con delibera di giunta di martedì scorso, ha deciso di aprire le adesioni per la costituzione di un comitato tecnico-scientifico. «Il piano progettuale - sottolinea Campagnolo - di recupero conservativo dei Giardini Parolini, con lo scopo di farne un “giardino educativo” è nato ancora con la passata amministrazione del sindaco Cimatti che nel 2011 affidò la redazione del progetto al botanico bassanese Giuseppe Busnardo, fatto proprio poi anche dall’amministrazione del sindaco Poletto».
 

 

«A breve - spiega il sindaco Riccardo Poletto - raccoglieremo i curricula. Lo scopo è favorire il mantenimento, la cura e la promozione di questo importante sito naturalistico culturale della nostra città. Il comitato avrà un potere solo consultivo, con valore propositivo non vincolante per l’amministrazione comunale e senza diretta di gestione del parco (già affidata alla società partecipata Sis). Però sarà molto prezioso soprattutto per l’approfondimento e la divulgazione scientifica. Sarà composto da 3 a 5 membri, esperti del settore, nominati dal sindaco stesso, con durata in carica di 5 anni. Vogliamo così scongiurare il rischio di una riqualificazione fatta molto bene ma senza capacità di garantire nel tempo la prosecuzione dell’opera. Ma vogliamo anche allargare gli spazi di partecipazione. Non sono previsti compensi per i membri del comitato, a parte rimborsi spese da concordare». 

Tra le prossime mosse per migliorare il sito ci saranno: la creazione di un orto botanico davanti alle serre con aiuto di alcuni sponsor, le piante donate da vivaisti toscani da piantare (dopo la valutazione di ogni essenza), il ripristino di un’area giochi qualificata, la riapertura del chiosco bar, il recupero di un sistema di irrigazione riscoperto, ideato dallo stesso Alberto Agostinelli Parolini, autore del lascito del giardino alla città nel 1927.

 

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