BASSANO - Un furto del tutto singolare quello messo a segno lo scorso 14 novembre all'enoteca Mariga in via Macello a Bassano.
Tutto è iniziato poco prima dell'una nella notte tra venerdì e sabato scorso, quando di fronte al locale si è fermata un'Opel Astra guidata da un uomo con a bordo altre tre ragazze. Una di esse, dopo esser scesa dall'auto, è entrata nell'enoteca e, con estrema nonchalance, ha afferrato una lampada vintage del valore di circa mille euro esposta all'interno del locale. Impossessatasi del prezioso oggetto, la ragazza ha quindi guadagnato l'uscita, è risalita in macchina per poi dileguarsi nel nulla.
Il proprietario del Mariga ha quindi subito allertato la polizia che ha iniziato a visionare i nastri delle telecamere di sorveglianza non solo di via Angarano, ma anche relativi alle zone circostanti, riuscendo infine ad individuare l'auto, intestata ad una società ma in uso ad un dipendente, tale R. D., quarantenne vicentino.
Messo alle strette dalle forze dell'ordine, l'uomo ha confessato il proprio coinvolgimento nella vicenda, classificata, a suo dire, come una bravata causata dall'alcol di cui tutti erano ebbri. Assieme al vicentino, quindi, son state denunciate per furto aggravato anche le altre tre ragazze che si trovavano nell'auto, tutte italiane e poco più giovani di lui, mentre la lampada è stata riconsegnata, per suo immenso sollievo, al legittimo proprietario.
Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 14:56
© RIPRODUZIONE RISERVATA Tutto è iniziato poco prima dell'una nella notte tra venerdì e sabato scorso, quando di fronte al locale si è fermata un'Opel Astra guidata da un uomo con a bordo altre tre ragazze. Una di esse, dopo esser scesa dall'auto, è entrata nell'enoteca e, con estrema nonchalance, ha afferrato una lampada vintage del valore di circa mille euro esposta all'interno del locale. Impossessatasi del prezioso oggetto, la ragazza ha quindi guadagnato l'uscita, è risalita in macchina per poi dileguarsi nel nulla.
Il proprietario del Mariga ha quindi subito allertato la polizia che ha iniziato a visionare i nastri delle telecamere di sorveglianza non solo di via Angarano, ma anche relativi alle zone circostanti, riuscendo infine ad individuare l'auto, intestata ad una società ma in uso ad un dipendente, tale R. D., quarantenne vicentino.
Messo alle strette dalle forze dell'ordine, l'uomo ha confessato il proprio coinvolgimento nella vicenda, classificata, a suo dire, come una bravata causata dall'alcol di cui tutti erano ebbri. Assieme al vicentino, quindi, son state denunciate per furto aggravato anche le altre tre ragazze che si trovavano nell'auto, tutte italiane e poco più giovani di lui, mentre la lampada è stata riconsegnata, per suo immenso sollievo, al legittimo proprietario.
