CISMON DEL GRAPPA - Con profonda commozione è stata consegnata dal sindaco Luca Ferazzoli alla famiglia la piastrina dell’alpino Tiberio Mores, di Primolano, ricordato nel monumento ai caduti, disperso in Russia durante la seconda guerra mondiale, ritrovata a Pavlovsk sul fiume Don.
“Noi non sappiamo come sia realmente morto Tiberio Mores - ha dichiarato Ferazzoli, - quello che conta è che finalmente i parenti possono riavere, dopo 73 anni di silenzio, il piastrino dall’inestimabile valore affettivo”.
Tiberio Mores, quando aveva già una famiglia, fu richiamato alle armi nel 1940, dapprima inviato in Albania e poi nel 1942 partito con l’Armir per il fronte russo. Dal dicembre del 1942 risulta disperso e da allora per la famiglia è iniziata una lunga e dolorosa attesa.
“Un’attesa che si è conclusa nel mese di settembre di quest’anno quando Roberto Rizzon, titolare del sito internet Cismon.it, mi comunicava di aver ricevuto una mail dal signor Juri Kobzev dalla città di Pavlovsk, sul fiume Don, con allegate le foto della piastrina del nostro Tiberio e con la richiesta di trovare i suoi parenti - ha spiegato il sindaco. - Roberto mi dice che sicuramente Tiberio Mores è di Primolano. Il giorno stesso sento mia madre. Conosce la storia di Tiberio e la passione delle persone che lo hanno atteso per tanto tempo. E’ così che contatto Nadia, sua nipote, nostra vicina di casa, per comunicare la notizia del ritrovamento. Mi è difficile descrivere la sua emozione in quel momento. Solo in occasioni come queste riesci a dare il giusto valore alle cose. Non è un nome su di un monumento, è la percezione della sofferenza che colpisce persone in carne ed ossa”.
Grande quindi l’emozione al momento della consegna della piastrina ritrovata in Russia di Tiberio Mores e comprensibile l’angoscia dell’estenuante attesa per ben 73 anni vissuta dalla figlia e da tutti i parenti presenti alla cerimonia.
Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 11:39
© RIPRODUZIONE RISERVATA “Noi non sappiamo come sia realmente morto Tiberio Mores - ha dichiarato Ferazzoli, - quello che conta è che finalmente i parenti possono riavere, dopo 73 anni di silenzio, il piastrino dall’inestimabile valore affettivo”.
Tiberio Mores, quando aveva già una famiglia, fu richiamato alle armi nel 1940, dapprima inviato in Albania e poi nel 1942 partito con l’Armir per il fronte russo. Dal dicembre del 1942 risulta disperso e da allora per la famiglia è iniziata una lunga e dolorosa attesa.
“Un’attesa che si è conclusa nel mese di settembre di quest’anno quando Roberto Rizzon, titolare del sito internet Cismon.it, mi comunicava di aver ricevuto una mail dal signor Juri Kobzev dalla città di Pavlovsk, sul fiume Don, con allegate le foto della piastrina del nostro Tiberio e con la richiesta di trovare i suoi parenti - ha spiegato il sindaco. - Roberto mi dice che sicuramente Tiberio Mores è di Primolano. Il giorno stesso sento mia madre. Conosce la storia di Tiberio e la passione delle persone che lo hanno atteso per tanto tempo. E’ così che contatto Nadia, sua nipote, nostra vicina di casa, per comunicare la notizia del ritrovamento. Mi è difficile descrivere la sua emozione in quel momento. Solo in occasioni come queste riesci a dare il giusto valore alle cose. Non è un nome su di un monumento, è la percezione della sofferenza che colpisce persone in carne ed ossa”.
Grande quindi l’emozione al momento della consegna della piastrina ritrovata in Russia di Tiberio Mores e comprensibile l’angoscia dell’estenuante attesa per ben 73 anni vissuta dalla figlia e da tutti i parenti presenti alla cerimonia.
