PopVi, in 6mila si costituiscono parte civile, anche il Comune di Vicenza. Manifestano in 300

Sabato 1 Dicembre 2018
PopVi, in 6mila si costituiscono parte civile, anche il Comune di Vicenza. Manifestano in 300
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VICENZA - Quasi seimila persone si sono costituite parte civile fino ad oggi nel processo a carico di Gianni Zonin e degli altri cinque ex manager e componenti del cda della Banca Popolare di Vicenza. Molti lo avevano già fatto nel corso dell'udienza preliminare, altri hanno scelto di farlo oggi, prima dell'apertura del dibattimento davanti al collegio presieduto dal giudice Miazzi.

Nell'esercito di persone che chiedono di essere risarcite per il crac della Popolare, spicca la costituzione di parte civile del Comune di Vicenza, che chiede un risarcimento sia patrimoniale che non patrimoniale. Da un lato, infatti, il municipio possedeva fin dal 2006 azioni della Popolare, lamentando così un danno diretto; dall'altro è la città ad aver subito un danno ancora non facile da quantificare, ma che si sconterà anche nei prossimi anni, come ha dichiarato oggi il sindaco Francesco Rucco.

L'apertura del dibattimento è stata accompagnata da una manifestazione di circa 300 persone all'esterno del tribunale; soci ed ex azionisti, spesso organizzati in associazioni, che vedono l'inizio del processo come una prima vittoria e che hanno voluto essere presenti anche se non in aula. Erano stati avvisati, infatti, che una folla eccessiva avrebbe potuto portare anche ad un rinvio a gennaio.

La prossima udienza è già convocata per il 15 dicembre. Solo in seguito il tribunale dovrà decidere quali parti civili ammettere e quindi dare il via all'esame dei testimoni che potrebbero essere circa 200.
Molto si discute del calendario, con le difese degli imputati che non vedono favorevolmente l'ipotesi di svolgere due udienze a settimana. Eppure sarebbe proprio questa la cadenza in grado di evitare la prescrizione che scatta nel 2025.
Ultimo aggiornamento: 2 Dicembre, 11:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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