VALLI DEL PASUBIO – Il monte Pasubio, linea di confine tra Italia e Austria fino al 1918, approda in Rai con un dettagliato racconto sulle tragiche vicende belliche della Grande Guerra. Mercoledì 21 dicembre alle 22 su Rai Storia (canale 54 del digitale) andrà in onda il documentario «La linea del Pasubio», scritto da
Michele Pellegrini, Matteo Raffaelli e Jacopo Cannas e diretto da Matteo Raffaelli con la partecipazione straordinaria di Peppe Servillo.
Un film che non è una ricostruzione storica tout court delle vicende della guerra sul monte Pasubio, ma è il racconto dei luoghi simbolo di una delle più aspre battaglie del fronte tridentino. Nella storia d'Italia c’è un capitolo che è metafora e simbolo di una guerra che ha visto morire milioni di connazionali ed europei: la guerra del monte Pasubio, oggi emozionante luogo storico, ma che 100 anni fa diventò teatro della più aspra battaglia che si sia mai combattuta in montagna e che vide la costruzione nel 1917, a opera dell'esercito e dei minatori italiani una delle opere riconosciute come tra le più complesse del genio militare: la Strada delle 52 gallerie. Il Pasubio è di fatto uno straordinario museo diffuso, fatto di molti chilometri di gallerie e reperti bellici che si sviluppa tra le montagne. Il Pasubio è stato la linea delle trincee dei due eserciti, italiano e austoungarico, la tragica linea di tiro delle artiglierie e la linea del combattimento segnata con il sangue dei soldati, in gran numero del sud Italia. Un paradosso unico: la bellezza ineffabile del panorama naturale diventato scenario straziante di guerra. Nel 1926 è stato eretto sul colle Bellavista (a quota 1.217 metri) un Sacello Ossario a forma di torre che custodisce i resti di 5.077 soldati caduti sul fronte.
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