GRAPPA. «Siamo venuti sul nostro Sacro Monte - ha ricordato Lamberto Zen, presidente del Rds Monte Grappa, alla presenza di autorità civili e militari, al ‘23° Incontro Regionale dei Donatori di Sangue’, con la partecipazione di donatori da tutto il Veneto e dalle regioni limitrofe, promosso dal Rds Monte Grappa, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Alpini, Fidas, Avis, Admo e Aido, - per fare memoria e rendere omaggio alle migliaia di caduti, uomini di valore, quelli finiti nei libri e sulle lapidi, e la moltitudine di anonimi soldati, non meno preziosi, che si sono spesi per la nostra libertà e nel fare il bene del nostro Paese. Affinchè il loro sacrificio non si riduca ad un semplice ricordo, è necessario che ognuno di noi si impegni a testimoniare con le donazioni il simbolico legame tra coloro che un tempo donarono il loro sangue per la Patria e quanti oggi donano con generosità per salvare altre vite.»
Cima Grappa invasa dai donatori di tutto il Veneto, con delegazioni anche di altre regioni e da una moltitudine di penne nere e volontari di varie associazioni.
«Ma oggi veniamo anche a lodare e ringraziare le persone che donano il sangue regolarmente - ha proseguito il presidente, - ad incoraggiare ad iniziare quelle che ancora non donano, ricordando che donare il sangue significa pochi minuti per te, ma una vita per qualcun altro e a non dimenticare che, durante il periodo estivo, i malati non vanno in ferie.»
«La donazione del sangue, intesa come azione di solidarietà, evidenzia i valori umani fondamentali di altruismo, rispetto, empatia e attenzione verso chi soffre – ha concluso Zen. - Cari donatori, è importante rammentare che: le vostre gocce di sangue possono creare un oceano di felicità. Il nostro impegno, generoso, umile e silenzioso, rappresenta il nostro essere concreti ed efficaci verso chi è in difficoltà.»
Prima della cerimonia religiosa, concelebrata da don Paolo Furlan e mons.